PREMIER LEAGUE: ANCORA UNO STOP PER ARTETA
Premier League, ancora uno stop per Arteta e l’ Arsenal. E’ proprio il caso di parlare di “braccino del tennista” per i Gunners. Ieri, la capolista ha pareggiato in casa contro il fanalino di cosa Southampton! Il rallentamento è evidente, la classifica si sta accorciando, il Manchester City è ad un passo. Adesso i punti di vantaggio sono 5, il 26/04/2023 è in programma la super sfida fra la prima e la seconda. Ma allo stato attuale il sorpasso sembra l’ipotesi più accreditata, i Citizens sono un treno in corsa lanciato sul doppio binario Champions League – Premier League. Inoltre, gli uomini di Arteta hanno due partite in più. Lo scontro diretto farà chiarezza, sarà una sentenza. Andiamo a vedere lo sviluppo dell’incontro. Il fischio d’inizio è risuonato da appena 27″ nella bolgia dell’Emirates quando il Southampton passa. È la conseguenza di un errore di Ramsdale, che con un disimpegno serve Alcaraz anziché i compagni e l’argentino lo fredda con un tiro da fuori. Prima del quarto d’ora, l’Arsenal affonda, colpito dal grande ex Walcott che firma il 2-0 con un bel diagonale su assist di Alcaraz. I padroni di casa rinascono al 20’, con Martinelli che accorcia servito alla perfezione in mezzo all’area da Saka. L’Arsenal alza il ritmo, gli ospiti perdono per infortunio Bednarek, ma al riposo (più 8’ di recupero) i Saints arrivano avanti 2-1. Gli ospiti ripartono senza Alcaraz, di gran lunga il migliore in campo, rimpiazzato da Lyanco (ex di Torino e Bologna ndr) per giocare più coperti con la difesa a 5. Il Southampton si chiude, ma anziché subire gol lo realizza al 66’ con Caleta-Car, che fa centro di testa raccogliendo sul secondo palo una sponda di Bella-Kotchap. Ødegaard all’88’ trova il jolly dal limite che riapre la partita, 2′ dopo Saka in mischia trova il 3-3. L’arbitro concede 8’ di recupero, che Trossard apre centrando la traversa con una magia dal limite. L’Arsenal ci prova, ma il gol non arriva. E ora all’orizzonte c’è la banda Guardiola. L’Arsenal aveva bisogno di una vittoria per cancellare i dubbi e concentrarsi sulla sfida col City, invece ne ha aggiunti ancora di più. Sul portiere Ramsdale, che ha sulla coscienza l’1-0 incassato dopo 27″, sulla difesa che non regge più, sull’attacco dove Martinelli ha giocato come un indiavolato, eguagliando col gol del momentaneo 1-1 il record di marcature stagionali per un brasiliano in Premier (15, come Roberto Firmino nel 2017-18), mentre Jesus e Saka vanno troppo a sprazzi, su una squadra in generale che si è riscoperta improvvisamente più debole, forse schiacciata dalla pressione e con qualche sicurezza in meno per gli infortuni (Saliba su tutti, ma contro i Saints è mancata anche la personalità di Xhaka).Per uscire indenni dall’Etihad servirebbe l’Arsenal della prima parte di stagione, quello che da qualche partita si è perso. Il Southampton è la squadra che più ha da rammaricarsi di questo 3-3, perché nel finale ha buttato via quella vittoria che le manca dal 4 marzo e con cui avrebbe lasciato al Leicester l’ultimo posto. La salvezza, a 24 punti, resta lontana, ma giocando così non è una missione impossibile.
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