COPPA ITALIA: LA FIORENTINA VOLA IN FINALE CON L’INTER
Sarà Inter-Fiorentina la finale di Coppa Italia 2023 che si giocherà il 24 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Dopo il 2-0 dell’andata, al Franchi la Viola pareggia 0-0 con la Cremonese e torna in finale della coppa nazionale a distanza di 9 anni e va alla caccia di un trofeo che manca dalla bellezza di 22 anni.
Queste le formazioni scese in campo:
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Igor (19′ st Ranieri ), Biraghi ; Mandragora, Castrovilli(38′ st Amrabat sv); Nico Gonzalez(46′ st Kouamé sv), Barak, Ikoné (20′ st Sottil); Cabral. A disp.: Cerofolini, Vannucchi, Martinez Quarta, Brekalo, Saponara, Duncan, Venuti, Terzic, Bianco, Jovic. All.: Italiano 6
Cremonese (3-4-1-2): Sarr ; Sernicola, Ferrari, Lochoshvili, Quagliata (23′ st Buonaiuto ); Ghiglione (1′ st Valeri), Meite, Pickel; Galdames; Afena-Gyan (25′ st Castagnetti), Okereke (11′ st Dessers). A disp.: Carnesecchi, Saro, Vasquez, Ciofani, Bianchetti, Acella, Benassi, Basso Ricci. All.: Ballardini 5,5
Cronaca della partita
Poche emozioni nel primo tempo, con i padroni di casa che si limitano a difendere il 2-0 dell’andata e nulla più. Un paio di colpi di testa di Milenkovic e Igor, terminati, rispettivamente, a lato, e centrale. Poi un anticipo in scivolata di Lochoshvili su Cabral. Due i cartellini gialli sventolati da Marinelli: il primo per Ghiglione (gioco scorretto) e il secondo per Dodo (simulazione in area). Questo è l’esito della prima frazione. Nella ripresa la gara no decolla, poche occasioni da una parte e dall’altra. I lombardi hanno trovato maggiore profondità con l’ingresso di Dessers, ma Terracciano è stato impegnato solo in qualche uscita e niente più. Poco lavoro anche per Sarr, spaventato solo dalle conclusioni a lato di Gonzalez e Cabral. Termina la gara, sul punteggio di 0-0, risultato che permette alla Viola di giocarsi contro l’Inter la grande chance di alzare un trofeo dopo 24 anni. La Viola, dopo aver ipotecato la qualificazione all’andata, ha difeso il vantaggio senza patemi, risparmiando anche preziose energie in vista dei prossimi impegni, semifinale di Conference League su tutti. Alla fine ne è venuta fuori una gara con pochissime emozioni, anche per colpa di una Cremonese che non è riuscita mai a impensierire Terracciano e incapace di ripetere le imprese compiute contro Napoli e Roma.
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