ADL: “VINCEREMO ANCHE LA CHAMPIONS, SE LA UEFA ME LO PERMETTE…”

In un sistema calcistico dai conti disastrati, quello di De Laurentiis è un formidabile esempio di progetto sportivo sostenibile. Il presidente del Napoli non solo è riuscito a riportare in città uno scudetto che mancava da 33 anni, ma l’ha fatto tenendo i conti in perfetto ordine e senza avventurarsi in manovre di mercato spericolate.

De Laurentiis, a dispetto di dichiarazioni e prese di posizione a volte grottesche e un po’ fuori dalle righe, si è rivelato un presidente che più di tanti altri ha capito come funziona il calcio moderno: ha saputo costruire una squadra fantastica – senza fare follie sul mercato – calandola nel contesto di una società altrettanto solida, organizzata e sana. Il tutto attraverso scelte coraggiose e spesso impopolari, fatte pensando esclusivamente al bene del club e non agli umori della città: vedi, nel corso degli anni, le cessioni dolorose di Higuain, Cavani e Koulibaly oppure gli ultimi mancati rinnovi degli illustri Insigne e Mertens. Al termine di Udinese-Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervistato dall’emittente americana CBS, si gode il trionfo del Napoli: “Con Spalletti dobbiamo vincere ancora altri scudetti, ed anche la prossima Champions.” Ma la sua intervista non è stata priva di polemiche:  proprio la Champions e il Milan sono stati un po’ a sorpresa l’oggetto dell’intervista, in una polemica inaspettata:  “Adesso dobbiamo vincere la Champions, perché quest’anno io penso che eravamo i più forti in Europa e solo a causa dell’arbitraggio non buono in due occasioni siamo andati fuori. Ma questo è il calcio, questa è l’UEFA”.  L’eliminazione da parte del Milan, peraltro mai nominato, è un dente che fa ancora male a De Laurentiis, che si ripete anche nel finale dell’intervista: “Quando prevedo di vincere la Champions? Se l’UEFA non mi ferma, come ha fatto con l’arbitro negli ultimi due match, probabilmente il prossimo anno sarò capace di vincere la Champions League”. Dallo studio della CBS ribattono “che mentalità”, mentre il presidente azzurro si gode la ribalta che ha sempre sognato.