LAZIO: I TORMENTI DEL CAPITANO
Lazio, i tormenti del Capitano sono legati alle ricche offerte provenienti dall’Arabia Saudita e che gli permetterebbero di monetizzare al meglio il finale di carriera. L’attaccante ormai viaggia verso i 34 anni e capisce che un’offerta del genere non ricapiterà più. Motivo per il quale la Lazio ha deciso di lasciargli la più totale libertà di scelta, grata per tutto ciò che il giocatore ha dato alla causa biancoceleste. Ciro Immobile è molto legato a Roma e ai colori sociali, è il capitano, il leader e il beniamino assoluto. Una stregua di Francesco Totti in versione biancoceleste. Lasciare la “comfort zone” non è mai facile per nessuno, soprattutto per chi ha messo radici in città e la famiglia è perfettamente inserita nel tessuto sociale. Ma i soldi sono soldi, hanno il loro peso in tutte le scelte. La moglie che ha un ruolo fondamentale nella vita del ragazzo, lo sta lasciando libero di scegliere il futuro professionale. Ma la famiglia intera resterà a Roma, i figli vanno a scuola. Le mega-offerte da due club arabi, l’Al-Shabab e l’Al-Wheda, con 35 milioni totali per due anni come base perché ci sarebbero pure dei bonus, sono arrivate al bomber come un fulmine a ciel sereno.
Lo sfogo con Maurizio Sarri e il collaboratore
Probabilmente è più di una tentazione. E Ciro Immobile non riesce proprio a staccare i suoi pensieri dalle mega-offerte arrivate dall’Arabia, con 35 milioni complessivi per due stagioni. A 33 anni (compiuti a febbraio) forse si sente in dovere di fare valutazioni approfondite sul peso di quelle cifre nel suo futuro, non solo calcistico. In questi giorni, nel ritiro di Auronzo, sembra quasi sdoppiarsi. Sereno, concentrato e reattivo in allenamento e con il pallone tra i piedi ha sempre pronto il colpo per illustrare il repertorio da bomber. Appena esce dal campo, il suo volto non riesce a mascherare ansie sopraggiunte ed evidentemente inedite. Ieri, al termine dell’allenamento del mattino, si è fermato su una panchina a bordo campo tra Maurizio Sarri e Gianni Picchioni, il collaboratore storico del tecnico sul mercato e ora al lavoro con la Lazio. Ascoltava le loro parole che forse andavano al di là del rapporto in biancoceleste. A distanza si intuiva infatti che non erano in ballo questioni tecniche o di mercato della Lazio. L’atleta aveva lo sguardo abbassato sul prato. Si coglie la particolarità del momento che sta attraversando il capitano biancoceleste. Sino a qualche giorno fa non aveva dubbi sul suo futuro con la Lazio, anzi non riusciva a immaginarsi altrove. Adesso deve fare una scelta…..
La Lazio appronta il piano B
Claudio Lotito sa che l’addio è una possibilità concreta e non può opporsi per un fatto di gratitudine alla volontà del calciatore e ha cominciato a guardarsi intorno per altri attaccanti in grado di prendere il posto del bomber che ha fatto storia. Piacciono i profili di Duvan Zapata (Atalanta), Beto (Udinese), Andrea Petagna (Monza), Lorenzo Colombo (Milan), Mbala Nzola (Spezia), Boulaye Dia (Salernitana). Nel frattempo è arrivato Valentin “Taty” Castellanos che si è legato al club fino al 30/06/2028. Piacciono alcuni stranieri che militano all’estero: Mario Retegui (Tigre), André Silva (Lipsia), Wout Weghorst (Burnley).
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