L’avventura di Bonucci alla Juventus non si è conclusa nel migliore dei modi.
Ora l’ex difensore bianconero vuole portare il club in giudizio per il tartamento ricevuto. Entro la fine della mattina di oggi, 12 settembre, i legali del giocatore, Antonio Conte e Gabriele Zuccheretti, provvederanno a dar seguito all’azione giudiziaria di risarcimento danni dovuta alla presunta mancanza delle adeguate condizioni di allenamento e di preparazione a disposizione di Bonucci, situazione che avrebbe causato al giocatore danni di natura professionale e d’immagine.
La cifra eventualmente ricavata sarà devoluta in beneficienza a Neuroland, associazione che sostiene le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e Live Onlus.
Quella di Bonucci non è una guerra giudiziaria nei confronti del club, ma una questione di principio. In particolare, le situazioni da lui vissute, sono state ritenute “anomale” per un professionista, come il fatto di dover svolgere allenamenti serali in orari differenti rispetto a quelli dei compagni senza mai incontrare lo staff tecnico. O non avere accesso a palestra, piscina e ristorante. La scelta della società di non inserire il giocatore nella lista dei convocabili, inoltre, ha fatto sentire il giocatore volutamente abbandonato a sè stesso, attraverso una strategia da Bonucci ritenuta premeditata.
La Juventus, come più volte dichiarato nelle scorse settimane, ritiene invece di avere agito secondo le regole nei confronti di Bonucci al quale sarebbe stata assicurata la possibilità di allenarsi seppure lontano dai compagni. Il tutto, ovviamente, mettendo a disposizione del centrale viterbese le attrezzature necessarie e le persone preposte.