LA FIORENTINA BATTE L’ ATALANTA: DECIDE KOUAME’
La Fiorentina batte 3-2 l’Atalanta nel match valido per la quarta giornata di Serie A, ritrova il sorriso dopo il pesante ko con l’Inter e sale a quota 7 in classifica scavalcando proprio i bergamaschi.
Queste le formazioni schierate dalle due squadre:
Atalanta aggressiva, che al 20′ raccoglie subito i frutti del suo lavoro, quando De Roon pesca Koopmeiners al limite, l’olandese colpisce di prima intenzione col sinistro, trova la leggera deviazione di Parisi e infila Terracciano nell’angolino. 1-0. Al 35′ da un calcio piazzato arriva la rete del pareggio: sponda di Gonzalez per Bonaventura, lasciato colpevolmente solo dalla difesa bergamasca ma fenomenale nell’aggiustarsi il pallone e poi battere al volo trovando l’1-1. Il gol da fiducia alla Fiorentina, che sul finire della prima frazione trova il raddoppio: cross perfetto di Duncan per la testa di Quarta, inzuccata vincente approfittando di un’altra marcatura “leggera” della difesa nerazzurra.
Nella ripresa occasioni da una parte e dall’altra, ma ad essere premiata è l’atalanta con Lookman: al 53′ bell’uno-due con De Roon che coglie impreparata la difesa viola, inserimento e destro vincente sul primo palo per il 2-2. La Viola ci prova con Gonzalez, ma il suo scavetto col sinistro però sfiora solo l’esterno della rete. La Fiorentina alza il baricentro, e trova il vantaggio con un cross non particolarmente insidioso dalla sinistra deviato maldestramente da Adopo, sul quale il neo entrato Kouame si allunga in scivolata beffando Carnesecchi. Finisce 3-2 per la Fiorentina, i tifosi viola festeggiano i tre punti. Segnali confortanti dunque per Vincenzo Italiano, che dopo il pareggio col Lecce e il pesantissimo 4-0 di San Siro ritrova la sua Fiorentina: una squadra capace di fare la partita, gestire il possesso palla e reagire alle avversità puntando sulla qualità del gioco, nonostante un atteggiamento difensivo ancora da registrare. Gasperini è invece ancora alla ricerca di continuità: il netto 3-0 col Monza aveva forse un po’ illuso il tecnico di Grugliasco, che tolta la prima mezzora ha dovuto fare i conti con una squadra spesso passiva nell’atteggiamento e, nel finale, anche in debito d’ossigeno.
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