SERIE A: LA ROMA CROLLA A GENOVA

29 Settembre 2023 alle 13:58

Serata da incubo per i giallorossi, seppelliti dal poker genoano. Qualche giorno dopo si ha la conferma che il 7-0 rifilato all’Empoli era illusorio. La Roma è una squadra diversa dall’anno scorso, si sta scoprendo con l’anima fragile. Alle prime difficoltà non riesce a reagire, manca carattere. Quasi che le partenze di Nemanja Matic e Roger Ibanez abbiano tolto cattiveria alla squadra. I loro sostituti, vale a dire Leandro Paredes e Diego Llorente non sono all’altezza. Fra l’altro lo spagnolo è uscito per un infortunio muscolare e ogni volta che manca Chris Smalling la difesa perde completamente la bussola. Non è che fra centrocampo e attacco le cose vadano meglio. 5 punti in 6 partite per i capitolini: un inizio così deficitario mancava dalla stagione 2010/2011, conclusasi con Vincenzo Montella in panchina dopo le dimissioni di Claudio Ranieri proprio dopo un match con il Genoa, quello della rocambolesca rimonta da 0-3 a 4-3. José Mourinho probabilmente arriverà a giugno, per poi congedarsi da Trigoria. L’insofferenza del tecnico lusitano è evidente, ritiene in cuor suo che la società giallorossa non corrisponda al suo status. Pensa che le finali di Conference (vinta) e di Europa League (persa ai rigori) siano state il traguardo massimo raggiungibile. La postura in panchina e le conferenze stampa senza sorrisi sono un segnale, così’ come la volontà di non rinnovare al momento il contratto. Ma nel momento nero della Rona ci sono anche le sue scelte. Quali ? L’insistenza su Rui Patricio, portiere non affidabile in questo momento. Sarebbe meglio dare spazio a Mats Svilar. La poca solidità difensiva richiede altre soluzioni, per esempio attrezzare una linea a quattro. La mediana andrebbe costruita intorno a Brian Cristante, lasciando un attimo da parte Leandro Paredes e dando spazio alla “romanità” di Edoardo Bove e Lorenzo Pellegrini. Una punta in più sarebbe utile accanto a Romelu Lukaku, che si tratti di Sardar Azmoun o Andrea Belotti. Serviti da Paulo Dybala schierato sulla trequarti. Quanto al Genoa, complimenti ad Alberto Gilardino. Dopo aver portato il Genoa in serie A, sta lavorando bene. Ieri per la prima volta ha messo in campo i rossoblù con il 3-5-2. Abbandonando il 4-3-2-1, modulo che abbandonava Mateo Retegui al suo destino e costringeva Albert Gudmundsson a sfiancarsi nei ripiegamenti difensivi. Inoltre, tre centrali come Radu Dragusin, Mattia Bani e Johan Vazquez sono abituati alla difesa a tre. Questo il tabellino dell’incontro, con i voti assegnati dalla nostra redazione:

 

Genoa-Roma 4-1

Marcatori: 5′ Gudmundsson (G), 22′ Cristante (R), 45’+1′ Retegui (G), 74′ Thorsby (G), 81′ Messias (G)

Genoa (3-5-2): Martinez 6; Bani 6.5, Dragusin 6.5, Vasquez 6.5; Sabelli 6 (46′ De Winter 6), Frendrup 6.5, Badelj sv (11′ Thorsby 7.5), Strootman 6 (30′ Kutlu 6), Matturro 6 (76′ Messias 6.5); Gudmundsson 8, Retegui 7. All. Gilardino.

Roma (3-5-2): Rui Patricio 5.5; Mancini 5.5 (46′ Belotti 5), Llorente 6 (24′ Bove 5), Ndicka 4.5; Kristensen 4.5, Cristante 6.5, Paredes 6 (78′ Azmoun sv), Pellegrini 6 (78′ El Shaarawy sv), Spinazzola 5.5 (78′ Aouar sv); Dybala 5, Lukaku 5. All. Mourinho.

di Cristiano Mezzi
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