Francesco Totti ha rilasciato una lunga intervista al “Corriere della Sera”, nella quale ha toccato vari temi: il calcio di ieri e di oggi, la sua vita dopo l’addio, il suo rapporto con Spalletti e un eventuale futuro alla Roma con Mourinho, non senza un pizzico di polemica.
Sui numeri 10 nel calcio, come lui in passato, che oggi sono spariti per via di un calcio diverso: “I dieci sono spariti perché ora è un altro calcio – le parole di Totti – È un’altra visione, un altro modo di giocare. Ora prevale il fisico sulla tecnica.”
Sul suo addio al calcio: “Cosa mi manca del calcio? Tutto. Il ritiro, lo spogliatoio, la maglietta, la sala massaggi. Cavolate? No, erano la mia vita. Non ho accettato il distacco dal calcio“. Non manca poi un pizzico di polemica sul suo addio alla Roma: “Io ho passato trent’anni nella Roma. Ho portato rispetto a tutti, rinunciato ad altri ingaggi senza farlo pesare. Ho detto no al Real e altri perché volevo quella maglia, solo quella maglia giallorossa che è stampata dentro di me. Il modo in cui è finita la mia storia con la Roma, sì, mi è dispiaciuto. La verità è che quando nel calcio non servi più non c’è più rispetto. Se Maldini, Del Piero, Baggio, io siamo fuori dal calcio significherà qualcosa, no?“.
Ma l’ex calciatore della Roma non esclude a priori un suo futuro ritorno nella dirigenza giallorossa, seppur a determinate condizioni : “Certo che, con un ruolo definito, mi piacerebbe, per le ragioni che ho detto prima. E mi piacerebbe con Mourinho, è il numero uno, lo stimo molto.”
Un altro punto nodale nella “chiacchierata” con Totti è il suo rapporto con l’allenatore Luciano Spalletti, che ha segnato i passaggi più e meno belli della sua esperienza di calciatore. Fu Spalletti a condividerne e a esaltarne voglia e capacità di far gol, cucendogli l’abito tattico a lui (e agli equilibri della squadra) più congeniale. La narrativa costruita intorno alle loro figure, al conflitto che ha scandito l’ultimo anno da giocatore con la casacca giallorossa addosso, ha partorito perfino una mini-serie televisiva (Speravo de mori’ prima). Ma come stanno veramente le cose? Totti spiega tutto per l’ennesima volta e dice senza giri di parole che con ogni probabilità a minare la loro intesa furono altri fattori, situazioni, persone. Queste le sue dichiarazioni su Spalletti: “Credo che tra noi ci sia un profondo legame. Quello che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è qualcosa di irripetibile. Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori. Se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto.“
Il “secondo Spalletti”, quello della stagione del suo addio al calcio e alla Roma, gli fa venire in mente altri ricordi poco felici. Il modo in cui lo aveva trattato la società che per lui era stato tutto, alla quale aveva dato tutto. Infine, Totti si concentra sull’aspetto della sua vita fuori dal campo, e nello specifico la parola cade sulla fine del rapporto con Ilary Blasi: “Abbiamo trascorso venti anni insieme, con tanti momenti molto belli. Adesso desidero solo trovare quel giusto equilibrio per proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione di amore per entrambi. Ma so che non è facile.“