Empoli corsaro, Napoli inguardabile. Garcia saluta?
Il Napoli, reduce dall’amaro pareggio contro l’Union Berlino (la vittoria avrebbe dato praticamente la certezza degli ottavi di finale) in Champions League, aveva un solo obiettivo: battere l’Empoli al Maradona e regalare una gioia ai propri supporter. Garcia ha operato un po’ di turn over per immettere forze fresche. Il cambio in porta è stato forzato dall’infortunio nel riscaldamento occorso a Meret, Gollini si è fatto trovare pronto. Così ecco Elmas al posto di Kvaratskhelia, Simeone titolare, Olivera per Mario Rui e Ostigard in luogo dello squalificato Natan. I toscani sono entrati in campo con un preciso intento: portare almeno un punto a casa, come dimostra il muro umano eretto davanti all’esperto portiere albanese Berisha. Andreazzoli va al sodo, guarda la classifica e passo dopo passo vuole portare la squadra in acque tranquille. Tuttavia spiace vedere ragazzi di grande qualità come Cancellieri e Cambiaghi costretti a un duro lavoro di ripiegamento fino alla difesa, costretti ad abbandonare Caputo fra le maglie dei centrali azzurri.
Dopo un primo tempo avaro di emozioni, la ripresa è stata più godibile. Con l’ ingresso in campo di Kvaratskhelia per Elmas la squadra è diventata più pericolosa. Solo due grandi parate di Berisha hanno strozzato in gola l’urlo di felicità del georgiano, il quale nonostante sia sempre sistematicamente raddoppiato, riesce sempre a creare situazioni importanti. Gli manca però Osimhen che gli apre spazi e sfrutta i cross. Il forcing finale del Napoli è stato frustrato dalla dalla palombella gol di Kovalenko al 90′. Il tiro dal limite dell’area dell’ucraino ha sbattuto sul palo e ha gonfiato la rete. Nei 4′ di recupero i padroni di casa non sono riusciti a riportare la gara in parità e sono usciti dal campo sommersi dai fischi.
Tre punti importanti per Luperto (ex di turno) e compagni nella corsa alla salvezza. Non si capisce la falsa partenza in campionato sia dei campani, sia dell’Empoli. Sono due squadre che hanno qualità. Con questa sconfitta la posizione di Garcia torna pericolosamente in bilico, il triangolino tricolore è ormai scucito.
L’eredità di Spalletti sarebbe stata comunque pesante per tutti. Adesso la dirigenza azzurra dovrà ponderare bene il destino di Garcia, il quale avrà sicuramente le sue colpe, ma non vanno sottovalutate quelle dei giocatori. Nota finale: il ritorno in campo di Maldini Jr, che ha dato il cambio a Cancellieri nei 20′ finali. Il figlio d’arte merita fiducia e credito, Andreazzoli è la persona giusta per valorizzare i giovani.
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