Perù-Venezuela finisce in rissa, coinvolti i giocatori
In occasione della partita valida per le qualificazioni giocate ai Mondiali 2026, Perù-Venezuela, tra la notte italiana di martedì 21 e mercoledì 22 novembre, è accaduto di tutto e di più. L’atmosfera di grande attesa ed euforia per la squadra venezuelana, è stata guastata dal clima di tensione che si è generato inaspettatamente. Il Venezuela sta andando forte: ha subito solamente una sconfitta, al debutto contro la Colombia, per poi non perdere più una gara forte di due vittorie e tre pareggi tra cui il prestigioso, e polemico, 1-1 contro la Seleçao. I tifosi venezuelani, prima di entrare allo stadio, muniti di regolare biglietto, si sono trovati ad affrontare una vera e propria perquisizione totale. Il motivo? Le autorità di Lima hanno infatti controllato l’identità di tutti i tifosi del Venezuela nei pressi dello stadio con il preciso intento di individuare immigrati clandestini. Il Perù, infatti, è spesso meta di fughe e attualmente ospita oltre un milione di venezuelani. Così, in occasione dell’arrivo in massa dei tifosi venezuelani sono scattati i ferrei controlli, contro cui è scoppiata la feroce polemica, per un comportamento xenofobo e razzista, ingiustificato con la gara presa a semplice pretesto. Malgrado ciò, il pubblico ha poi fatto regolarmente ingresso al Nacional di Lima. La gara è terminata sul punteggio di 1-1. In vantaggio il Perù, al 17′, con la rete di Yotun, su assist di Grimaldo. Poi, però, la reazione del Venezuela, con il gol di Savarino a inizio ripresa. Un pareggio prezioso conquistato dalla nazionale venezuelana. Pertanto, alla fine della partita, i giocatori della Vinotinto hanno deciso di omaggiare l’immenso affetto del proprio pubblico che li ha accompagnati in trasferta dentro e fuori dallo stadio. Un atto dovuto, con tutta la squadra che si è portata a ridosso del settore ospiti del Nacional per regalare le proprie magliette e applaudire la curva entusiasta della partita. Alcuni giocatori hanno superato i cartelloni pubblicitari per abbracciare i propri tifosi, ma mentre altri stavano compiendo lo stesso gesto, è intervenuta la polizia preposta alla sicurezza interna. Ne è scoppiato un furioso parapiglia con i giocatori del Venezuela aggrediti improvvisamente e senza alcun motivo dagli agenti in tenuta antisommossa, muniti di casco, scudo di plexiglass e manganello. Con quest’ultimo hanno prima minacciato e poi rifilato alcuni colpi ai giocatori che hanno immediatamente reagito. Il feroce corpo a corpo è poi stato sedato, con difficoltà prima che degenerasse in qualcosa di peggio. Rovinando ancora una volta il clima di festa, per una serata che voleva essere semplicemente di calcio.
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