Ucl, Dortmund corsaro a San Siro: Milan fuori?
Serata triste a San Siro per i supporter rossoneri che hanno visto la loro squadra soccombere sotto i colpi dei tedeschi del Borussia Dortmund. Troppi infortuni (non ultimo quello di Malick Thiaw che ha abbandonato il campo al 53′ per una lesione muscolare), giocatori in condizioni atletiche pessime e svuotati mentalmente. La Champions League sembra ormai compromessa, vincere a Newcastle potrebbe non bastare, soprattutto se Psg e Borussia Dortmund pareggiassero o se i francesi conquistassero i tre punti. La sensazione generale è che al terzo gol segnato da Karim Adeyemi sia finito il ciclo di Stefano Pioli. Non si capisce perché la società continui a rinnovare la fiducia a un tecnico che ormai ha dato tutto e oltre non può andare. Mancanza di alternative? Ipotesi poco credibile, allenatori liberi ce ne sono e anche quotati. L’esonero costa a libro paga? Ipotesi credibile, molto. La parola dimissioni sarebbe un vero atto d’amore e d’onore da parte di un uomo che ha ricevuto più di quello che ha dato, obiettivamente. Un episodio che fa capire lo scollamento fra squadra e allenatore, una volta di più è stato il mancato “cinque” di Theo Hernandez che al rientro in campo per il secondo tempo ha volutamente ignorato il mister. Situazione che si aggiunge alle contestazioni di Davide Calabria, Rafael Leao, Olivier Giroud. Puerile affermare che l’allenatore emiliano abbia ancora in mano lo spogliatoio. Nelle difficoltà rossonere il capo e lo staff che lo segue hanno responsabilità precise: la sequela di infortuni, l’incapacità di valorizzare e lanciare giovani del vivaio, stessa cosa per i nuovi acquisti che vengono ciclicamente deprezzati. Probabilmente Joseph Cardinale e Giorgio Furlani proteggono il coach anche per non fare passare il messaggio che Paolo Maldini e Frederic Massara avevano visto giusto e lontano quando volevano cambiare guida tecnica. Tornando alla partita, poco da dire: il rigore sbagliato da Olivier Giroud è stato l’inizio della fine, ma andiamo con ordine. I 5′ sono stati l’emblema di tutto il girone rossonero: il festival dello spreco. Un match che il Diavolo avrebbe potuto indirizzare pesantemente già all’alba, con due occasioni grandi così. Il primo rimpianto è su un cross rasoterra di Davide Calabria (il peggiore in campo), di quelli che chiedono soltanto una deviazione anche piccola, impercettibile. Basta un soffio, ma occorre arrivare col tempo giusto e Olivier Giroud ha letto lo sviluppo con mezzo secondo di ritardo. Il secondo rimpianto è il rigore procurato da Samuel Chukwueze e sbagliato dal nove francese. Quattro giri di lancetta più tardi le parti si sono ribaltate: Bynoe-Gittens è sgusciato via al capitano milanista, che l’ha steso. Altro rigore, e stavolta Marco Reus ha fatto centro. L’ala nigeriana ha pareggiato al 37′ con un sinistro rasoterra, dopo essere sfuggito a Bynoe-Gittens e Ramy Bensebaini. Nella ripresa il Milan affonda: azione in orizzontale passata dai piedi di Niclas Fullkrug e Marcel Sabitzer per Bynoe-Gittens, che ha concluso di prima nell’angolino. Match andato definitivamente in archivio a 20′ dalla fine con il destro vincente di Karim Adeyemi e un Milan scopertissimo. Responsabilità precise di Mike Maignan su secondo e terzo gol giallonero. Unica nota lieta della serata è stata il risveglio di Luka Jovic che ha colpito il palo con una bella girata di testa. Ecco il tabellino e i voti assegnati agli attori protagonisti:
Milan-Borussia Dortmund 1-3
Marcatori: 10′ rig. Reus (B), 37′ Chukwueze (M), 59′ Bynoe-Gittens (B), 69′ Adeyemi (B)
MILAN (4-3-3): Maignan 5; Calabria 4.5, Thiaw 6 (53′ Krunic 5), Tomori 5.5, Theo Hernandez 5; Loftus-Cheek 5.5, Adli 6 (77′ Jovic 6,5), Reijnders 5.5; Chukwueze 6.5 (77′ Traorè s.v.), Giroud 4.5, Pulisic 5. All. Pioli 4
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel 7; Ryerson 6.5, Hummels 6.5, Schlotterbeck 5.5 (55′ Ozcan 6), Bensebaini 6.5; Sabitzer 6.5, Emre Can 6; Reus 7 (79′ Brandt s.v.), Malen 6 (55′ Adeyemi 7), Bynoe-Gittens 7.5 (66′ Wolf 6); Fullkrug 6.5. All. Terzic 7
Arbitro: Kovacs (Romania)
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