Nazionali: Brasile a caccia di Mourinho
A luglio sembrava un affare fatto: Carlo Ancelotti avrebbe allenato per un altro anno il Real Madrid, per poi diventare il nuovo commissario tecnico del Brasile. Poi però è saltato tutto: solo pochi giorni fa il tecnico italiano ha prolungato il suo contratto con i Blancos fino al 30/06/2026. La Federcalcio Verdeoro si ritrova così costretta a cercare in fretta e furia un piano B: al momento in panchina c’è Fernando Diniz, chiamato con un incarico ad interim per guidare il Brasile fino alla Coppa America di giugno. Il grande obiettivo però sono i Mondiali 2026 e la stampa locale ha già individuato il possibile profilo ideale del nuovo c.t.: corrisponde al nome di José Mourinho. Il portoghese non ha mai allenato una Nazionale, come Carlo Ancelotti ma in passato non ha bocciato l’ipotesi. Il contratto di José Mourinho con la Roma scadrà il 30/06/2024: è ancora quello firmato nel 2021 quando venne scelto dalla famiglia Friedkin come successore di Paulo Fonseca. Mou quindi ad oggi sarebbe libero di accettare un’eventuale offerta della Cbf, la Federcalcio brasiliana. Il tecnico ha però più volte ribadito la sua volontà di rimanere in giallorosso, ma dalla Roma e dai Friedkin per il momento non sono arrivati segnali e la trattativa per il rinnovo non è ancora stata intavolata. Un allenatore straniero sulla panchina verdeoro non si vede da 60 anni. Proprio in estate sul nome dell’allenatore italiano si era scatenato un feroce dibattito in Brasile e persino il presidente della Repubblica Lula si era schierato contro la sua scelta: “Alleni l’Italia“. Lo stesso discorso potrebbe valere per il tecnico lusitano, che però parla la stessa lingua ed è ben visto da tifosi e addetti ai lavori. Per lo Special One, insomma, i brasiliani potrebbero fare un’eccezione. Per ora però si tratta solamente di ipotesi. Non si capisce l’ostinazione dei vertici federali a voler puntare su un selezionatore forestiero. Il Brasile ha vinto cinque mondiali, con cinque allenatori locali: Vicente Feola (1958), Aymoré Moreira (1962), Mario Zagallo (1970), Carlos Gomes Parreira (1994), Luiz Felipe Scolari (2002).
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