Il caso Cafu: il “pendolino” travolto dai debiti
La storia del calcio è piena di storie di giocatori che una svolta smessa l’attività agonistica hanno avuto inciampi di ogni tipo. Questa settimana risalta alle cronache il caso di Marcos Evangelista de Moraes, meglio noto come Cafu. Ruolo terzino destro, in patria è una leggenda. In Italia è ricordato per i trascorsi con le maglie di Roma (1997-2003) e Milan (2003-2008). Un palmares ricchissimo, impreziosito dai due mondiali vinti con la nazionale verde oro (1994-2002). Inoltre, sempre con la maglia del Brasile addosso ha vinto due volte la Coppa America (1997-1999). Oggi l’ex campione è ricoperto dai debiti e rischia anche l’arresto. I suoi problemi economici sarebbero iniziati dopo aver provato ad aiutare un uomo d’affari di San Paolo di cui non ha fatto il nome quando è stato intervistato in un programma tv brasiliano. “Gli ho prestato la mia immagine, gli ho prestato alcune cose, e alla fine ha generato questo debito per aver fiducia in questa persona. E il debito è cresciuto a dismisura.I creditori sono venuti da me per riscuotere questo debito perché avevo semplicemente cercato di aiutare un amico”.
Ha dovuto vendere la villa di famiglia extra lusso sita a San Paolo, per cercare di rialzarsi dal buco nero economico nel quale è precipitato. Una delle residenze più in vista della città brasiliana trovandosi in quartiere esclusivo e disponendo di un terreno di oltre 2.500 metri quadrati: il quotidiano brasiliano Globo ha pubblicato alcune foto della mega villa che dispone di un ascensore in grado di coprire i tre piani mentre all’esterno sono presenti un campo da calcio piscina, sala giochi, spogliatoi, saune e sala cinema. Al terzo piano si trovano le sei suite della struttura tra cui quella del campione del mondo: altre quattro camere erano destinate ai figli dell’atleta e ai visitatori mentre, nell’ultima stanza a disposizione, Cafu conservava i numerosi trofei e magliette della sua carriera calcistica.
La villa del valore stimato di quasi 7,5 milioni di euro è stata venduta a 4,64 milioni, poco più della metà: il 53enne avrà soltanto 45 giorni per lasciare la sua lussuosa ex proprietà dal momento in cui il giudice avrà confermato la vendita. I media brasiliani spiegano che l’ex terzino soprannominato “pendolino” aveva provato a fermare l’asta sostenendo che la legge brasiliana avrebbe “protetto la villa in qualità di residenza principale e come bene di famiglia” ma così non è stato. Anche gli avvocati hanno dichiarato che Cafu era in grado di coprire i debiti con altre sue proprietà ma tutto questo non è bastato e l’asta dell’immobile è andata avanti. La villa sarebbe stata acquistata da una società che dilazionerà i pagamenti dopo un deposito iniziale e 15 rate mensili secondo i rapporti locali: in un primo momento, questa vendita all’asta ci sarebbe dovuta essere a settembre ma era stata sospesa per controversie sulla sua valutazione economica.
Contenuti simili
Milan-Juventus, vince la noia: bordate di fischi
Al termine della partita bordate di fischi all’indirizzo delle due squadre per l’indecoroso spettacolo offerto.