Juventus: Allegri “accerchiato” dalla critica
Sono giorni complicati per Max Allegri, la Juventus è reduce da un periodo negativo. La corsa scudetto è stata frenata dal pareggio interno con l’Empoli e dalle sconfitte con Inter (a San Siro) e Udinese (Allianz Stadium). I bianconeri sono scivolati a -7 dai nerazzurri e hanno il fiato del Milan portatosi a -1 sul collo. Le critiche nei confronti dell’allenatore livornese arrivano da tutte le parti e la tifoseria sogna di vedere in panchina uno fra Antonio Conte e Thiago Motta (il favorito). Particolarmente aspro Daniele Adani, l’ex difensore oggi opinionista alla Domenica Sportiva, ritiene che l’attuale allenatore bianconero non valorizzi le qualità della rosa: “L’Inter che prende due anni fa come rinforzi Darmian e Acerbi, non può essere paragonata a Bremer e Danilo, e parliamo della difesa. Andiamo in mezzo al campo: l’Inter che prende a parametro zero Mhkitaryan che non voleva nessuno se non l’Inter, e Calhanoglu che non voleva nessuno se non l’Inter non è Locatelli pagato 40 milioni o Rabiot che è il centrocampista che fa la finale mondiale contro l’Argentina. Vediamo in attacco: l’Inter perde Lukaku e Dzeko e mette uno che è Thuram che nessuno qui considerava di quel livello. La Juventus un anno fa ha preso Vlahovic a 90 milioni, come potete dire che è cosi superiore l’Inter?”. Quindi, Daniele Adani punta il dito sul lavoro e l’organizzazione di gioco che l’Inter ha dimostrato di avere e che nella Juventus, invece, è di minor qualità. In sostanza, è colpa di Max Allegri. I due non sono mai andati d’accordo, tanto che rafforza il suo concetto: “Lo ha dimostrato sul campo con il valore del lavoro ragazzi. Voglio dire che c’è un lavoro e c’è un percorso. Io ho parlato di calciatori. Nel biennio c’è un lavoro. Alla Juventus non vanno bene i Di Maria, Kulusevski, Morata, de Ligt, loro non vanno bene. L’Inter prende i parametri zero che non li vuole nessuno, gratis e diventano campioni, Calhanoglu cosa abbiamo detto? Sta all’Inter come Rodri al Manchester City, ma non faceva quel lavoro lì. Ragazzi voi non date valore al lavoro”. Anche il “soldatino” Angelo Di Livio su TvPlay, ha commentato il momento della sua ex squadra con un focus soprattutto sulla sconfitta subita a Milano contro l’Inter: “Dopo la sconfitta di Milano io mi aspettavo una reazione più rabbiosa. In casa tua devi devastare tutti se hai veramente la fame di tornare a certi livelli. Io credo che chi gioca nelle grandi squadre debba convivere con la pressione. La Juventus non vince lo scudetto da diversi anni e mi fa arrabbiare che l’allenatore non ne parli. Allegri deve essere conscio che alla Juventus si deve vincere lo scudetto, bisogna provarci fino in fondo e non si può giocare a nascondino”. Max Allegri è noto per tenere la barra dritta quando la tempesta infuria e oggi ha spiegato che non derogherà dal 3-5-2. Non solo, ha spiegato di vedersi sulla panchina bianconera anche nella stagione 2024-25 allontanando così lo spettro di un addio anticipato (il contratto del resto scade il 30/06/2025).