Napoli, in rialzo le “quotazioni” di Calzona!
Alcuni segnali dell’inversione di tendenza azzurra dopo il deludente cammino con Mazzarri: i gol fatti con la panchina del tecnico toscano in 12 gare di campionato sono stati 9, quelli in due gare con Calzona 7. Il neo allenatore nato a Vibo Valentia (Calabria) il 24/10/1968 in tre partite alla guida del Napoli ha pareggiato con il Barcellona in Champions League e ha raccolto 4 punti in due partite di campionato (pareggio a Cagliari e vittoria tennistica a Sassuolo). Un score già migliore rispetto al predecessore. Con la collaborazione del preparatore atletico Sinatti sta riportando la squadra in condizione atletica e sta ricodificando il gioco sulle linee impostate prima da Sarri e poi da Spalletti, non per niente ne è stato fidato e valido collaboratore. L’intuizione del presidente De Laurentiis al momento si sta rivelando corretta. Il contratto dell’attuale c.t. della Slovacchia scadrà il 30/06/2024 e al di là delle voci che vogliono il club alla ricerca di una nuova guida tecnica, Calzona potrebbe restare e aprire un nuovo ciclo. Piace l’allenatore, la persona e la serietà con la quale si è approcciato a squadra e ambiente. Ha il polso fermo, è carismatico e se dovesse rimanere avrebbe l’appoggio di Hamsik, pronto a rientrare in estate con un altro ruolo. Fra l’altro anche i giocatori sono entusiasti dei metodi di lavoro del nuovo staff tecnico. De Laurentiis non è nuovo a colpi che poi si rivelano importanti: Sarri fu preso dall’Empoli, come Zielinski. Osimhen e Kvaratskhelia non erano quotati, quasi non li conosceva nessuno. Così come le intuizioni Lavezzi, Cavani, Hamsik hanno fatto storia, Spiace che i napoletani non riconoscano l’enorme lavoro fatto dall’imprenditore romano, il quale ha preso la squadra in C e l’ha portata fino al terzo scudetto della storia azzurra.
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