Pogba è stato squalificato per 4 anni dal Tribunale Nazionale Antidoping. Uno stop che rischia di decretare la fine della sua carriera dal calciatore e con il club bianconero. Il francese è rimasto scioccato dichiarando su Instagram: “Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato”. Il giocatore, però, non ci sta e annuncia battaglia legale: vuole presentare ricorso al TAS di Losanna. I tempi per avere un verdetto sono molto lunghi e la vicenda durerà per molto. I legali di Pogba aspettano le motivazione della sentenza emessa dal Tribunale Nazionale Antidoping, che usciranno entro trenta giorni. Poi avranno altri 20 giorni di tempo per presentare l’annunciato ricorso al TAS contro la squalifica di quattro anni. Nel caso in cui venga chiesta la procedura d’urgenza il verdetto dovrebbe arrivare nel giro di quattro mesi, altrimenti i tempi si dilateranno ulteriormente. Passerà, dunque, davvero molto tempo prima che si facia chiarezza, l’incubo durerà ancora per molto senza un verdetto finale. E la Juventus nel frattempo che cosa fa? Il calciatore è sotto contratto fino al 30 giugno 2026 ma guadagna ormai da mesi il minimo sindacale (circa 2 mila euro al mese). Il club probabilmente opterà per una rescissione, con un risparmio di circa circa 33 milioni di euro che potrebbe riutilizzare sul mercato per trovare un sostituto. Con la Juve ha fatto davvero poco da quell’8 luglio 2022 da quando è tornato: infatti, ha totalizzato solo 12 presenze tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League per un totale di 213 minuti passati in campo con zero goal e zero assist. Queste le tappe del ritorno da incubo di Pogba alla Juventus. Il centrocampista si fa male al ginocchio durante un allenamento negli USA. Sembra tuttavia una cosa lieve e inizialmente non vuole operarsi, ma quasi un mese e mezzo dopo l’infortunio il francese è costretto a finire sotto i ferri per tornare nel più breve tempo possibile. Il problema si prolunga nel tempo e non si rivela facilmente risolvibile. Il francese gioca pochissimo con la Juventus: solo 108 minuti in campionato, 161 minuti complessivi, dilaniato da continui problemi fisici di natura muscolare. L’uscita dal campo in lacrime nella sua prima e unica partita da titolare contro la Cremonese, gli spezzoni contro Bologna ed Empoli con qualche lampo della sua classe. Infine il colpo di grazia: la vicenda doping, che sembra aver posto fine alla sua carriera. 4 anni di squalifica sono tanti, troppi, ma il francese spera ancora di poter trovare una tutela legale.