La Roma si è qualificata ai quarti di Europa League ed è la terza italiana nelle prime otto dopo aver eliminato il Brighton di De Zerbi. La sconfitta 0-1 in Inghilterra è stata indolore per i giallorossi di De Rossi che hanno difeso il 4-0 dell’andata senza troppi patemi
Missione compiuta per la Roma, ancora una volta tra le migliori otto squadre dell’Europa League: dopo il largo 4-0 dell’andata, i giallorossi si concedono il lusso di una sconfitta contro il Brighton che non cambia la sostanza di una qualificazione nel complesso più che meritata. Non c’è Dybala, rimasto in panchina a tirare il fiato. Il Brighton parte forte, con tanti attacchi alla porta di Svilar che però non viene impensierito più di tanto, perchè la difesa giallorossa si copre bene. Il vantaggio romanista lo trova Azmoun: l’iraniano anticipa in acrobazia Van Hecke e beffa Verbruggen con un pallonetto, ma Zwayer annulla tutto dopo aver ravvisato un gioco pericoloso ai danni del difensore olandese. La Roma si culla sugli allori del forte vantaggio dell’andata, e viene punita dalla prodezza di Welbeck, che infonde nuova linfa alla spinta dell’AMEX Stadium. Una carica emotiva che però non si traduce nel risultato sperato da De Zerbi e dal suo popolo, spaventato dalla percussione di Spinazzola che stampa il palo dopo un’ottima azione personale. A negare il raddoppio a Adingra e Ansu Fati ci pensa la prontezza di Svilar.