De Rossi si gioca il futuro a Roma in due settimane: i Friedkin osservano
Il trentaduesimo derby, il primo da allenatore. Si spera non l’ultimo, o almeno questo è quello che si augura Daniele De Rossi e la maggioranza dei tifosi romanisti. Il tecnico è chiamato al debutto di fuoco sabato in una quindici giorni infernale che vedrà i giallorossi impegnati contro Lazio, Milan (due volte in Europa League), Udinese e Bologna. Da qui passa la stagione della Roma per le ambizioni Champions League, da qui può decidersi il destino di Daniele De Rossi che ha il contratto in scadenza il 30/06/2024 dopo aver accettato l’accordo semestrale per sostituire José Mourinho. La sensazione è che si andrà avanti ancora insieme, ma certezze dalla proprietà non ce ne sono. La presidenza americana aspetta, anche se ha giudicato positivo il lavoro svolto fin qui dal tecnico che ha portato 23 punti in 10 partite e il doppio passaggio del turno in Europa League. L’obiettivo Champions League però è prioritario, anche per le casse giallorosse. L’ex numero 16 ovviamente vorrebbe restare e mette la Roma al primo posto. Nelle ultime settimane si è manifestato l’interesse della Fiorentina dei suoi amici Daniele Pradè e Nicolàs Burdisso, visto che la Viola vedrà andare via Vincenzo Italiano. Le alternative? Thiago Motta sembra irraggiungibile, Antonio Conte idem. Resterebbe Raffaele Palladino, ma a quel punto perché privarsi di DDR? A meno che Ryan Friedkin non abbia deciso di stupire ancora come fece con José Mourinho tre anni fa. Difficile. Più facile continuare con l’attuale allenatore che ha il pieno appoggio di dirigenza e squadra.
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di Redazione