Festa Mantova: è serie B!

8 Aprile 2024 alle 14:13

Dopo 14 anni il Mantova torna in serie B dominando il girone A, festa grande in città! Dopo il Cesena (che ha vinto il girone B) un’altra piazza storica torna ad assaggiare il grande calcio. Approfittando del pareggio per 1-1 del Padova a Lumezzane, il Mantova ha guadagnato l’aritmetica promozione in Serie B senza giocare (lo farà oggi sul campo del Renate). Al fischio finale della partita a Lumezzane i tifosi biancorossi, rimasti a Mantova ad attendere, hanno invaso la città con cortei di auto a clacson spiegati. Molti anche i lanci di fuochi artificiali per festeggiare la promozione. Nel girone C stasera alla Juve Stabia basterà non perdere sul campo del Benevento, suo più diretto inseguitore, per salire in B. Un cammino trionfale, quello portato a termine dal tecnico Davide Possanzini (ex vice di Roberto De Zerbi al Sassuolo e allo Shakthar Donetsk), un ritorno nella seconda serie che mancava dal 2010stagione conclusasi con l’ultimo posto e il fallimentoquelli precedenti erano stati gli anni d’oro di Fabrizio Lori, presidente istrione che poi farà fallire la società, e Domenico Di Carlo, con calciatori del calibro di Gabriele Cioffi, Gabriele Graziani, Paolo Poggi. Il Mantova faceva sognare i tifosi, fermandosi ad un passo dalla promozione in Serie A, dopo aver perso la finale playoff contro il Torino: da quel momento in poi una lenta e inesorabile discesa, con anni bui che partono dalla sparizione della società alla retrocessione in Serie D sul campo, appena la stagione passata. Decisivi i playout persi contro l’Albinoleffe, che avevano sancitoil ritorno del club tra i dilettanti, con la società che sembrava allo sbando e la squadra a un passo dal baratro: poi la lieta novella della riammissione in Serie C, grazie alla mancata iscrizione del Pordenone. un mercato estivo oculato e assennato con qualche colpo importante, una guida tecnica sapiente e un’organizzazione societaria all’altezza. Grazie a un lavoro eccezionale della società, in poco più di venti giorni il Mantova ha ricostruì da zero, inserendo nuove figure a livello dirigenziale e ristrutturando la rosa per provare a essere competitivi da subito: si è intuita la volontà del club di cancellare il bruttissimo ricordo della retrocessione sfiorata e di ridare subito linfa a tutto l’ambiente. Un grande applauso va al direttore sportivo Christian Botturi, ex responsabile del settore giovanile dell’Inter ed ex osservatore dell’Atalanta, e del presidente Filippo Piccoli, CEO e fondatore del Gruppo Sinergy, nonché sponsor dell’Hellas Verona, società da sempre rivale del Mantova, che potrebbe affrontare in una sorta di derby nella prossima stagione, qualora gli scaligeri dovessero retrocedere dalla Serie A. Tutto in famiglia, se si pensa che l’ex presidente dei virgiliani è proprio Maurizio Setti, l’attuale patron dell’Hellas. Perni della squadra che ha appena fatto il salto di categoria sono stati il portiere Marco Festa, l’esperto centrale difensivo italo-francese Sebastien De Maio classe 1987, il capitano Salvatore Burrai 36enne di lunga milizia, l’ala sinistra spoletina Stefano Giacomelli e il centravanti giramondo Gaetano Monachello (Atalanta, Bari, Pescara, Ternana, Ascoli, Palermo, Pordenone, Venezia, Modena, Virtus Lanciano, Monaco, Ergotelis, Bruges, Olypmpiakos Nicosia, Metalurg Donetsk…).

 

di Cristiano Mezzi
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