Roma, il caso Ndicka e una riflessione: si gioca troppo?
Quanto accaduto ieri pomeriggio ad Evan Ndicka ha riportato a galla cattivi pensieri: si gioca troppo? Mediamente una squadra di alto livello fra campionati, coppe nazionali (con annesse supercoppe nazionali), coppe europee gioca 70-75 gare all’anno. Alle quali vanno aggiunte le nazionali di appartenenza con tutti i loro impegni. La prossima stagione sarà ancora peggio con la Champions League allargata e il Mondiale per Club. Le società di calcio ormai sono costrette ad allargare le rose a 28-30 elementi (compresi 3-4 portieri). Uefa, Fifa, Concacaf pensano ai loro interessi, al giro economico. Senza nessuna preoccupazione per la salute degli attori principali: i calciatori. A ciò si aggiunga il poco coraggio di alcuni allenatori nel fare turn-over. Esempi a caso di forzati del pallone: Lautaro Martinez, Theo Hernandez, Harry Kane, Jude Bellingham, Kylian Mbappé, John Stones. Ragazzi che giocano sempre, senza sosta. Il sindacato del calciatori italiano, europeo ed internazionale ha provato a sollevare la questione senza esito alcuno. La domanda è: bisogna aspettare il dramma?
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