Cagliari sfiora il colpaccio, Allegri:”volevo cambiare tutti”
Nel secondo anticipo della 33ª giornata di Serie A, la Juve rischia il tracollo, ma nella ripresa rimonta il Cagliari per il 2-2 finale, dopo un primo tempo da dimenticare. Al 20′ occasione per i sardi: prima la difesa respinge il sinistro di Vlahovic, poi il serbo pesca Weah, destro respinto con il petto da Scuffet. E’ solo un fuoco di paglia, al 27′ la sponda di Dossena, Luvumbo la manca da pochi passi e Szczesny si salva con il piede. Al 30′ il direttore di gara assegna il rigore: sul dischetto va Gaetano che spiazza Szczesny. 1-0 per i padroni di casa. Al 33′ i sardi sfiorano il raddoppio: Shomurodov sul secondo palo per Luvumbo, sinistro al volo sull’esterno della rete. L’appuntamento con il secondo gol è però rimandato solo di qualche minuto, quando Luvumbo va via in velocità a Gatti e Szczesny lo stende in uscita. Viene assegnato un secondo penalty: questa volta sul dischetto si presenta Mina che calcia come il compagno Gaetano e spiazza ancora il numero 1 polacco (36′). Al 43′ i bianconeri rischiano di tornare in partita: Chiesa va sul fondo e la mette a centro area per Vlahovic che realizza a porta vuota, ma l’arbitro annulla per fuorigioco dell’azzurro. Decisione confermata dal Var. Nella ripresa la Juve prova a correre ai ripari, ma il Cagliari è asfissiante. Al 61′ un episodio per riaprire la gara; Nandez stende Chiesa, Vlahovic non sbaglia la punizione anche con l’aiuto di Makoumbou che si abbassa in barriera. All’83’ Vlahovic va in acrobazia ma non trova la specchio: il Cagliari soffre, le tossine si fanno sentire e l’errore è dietro l’angolo. All’87’ Dossena combina la frittata, prima sbagliando in uscita e poi spedendo alle spalle di Scuffet un cross di Yildiz nel tentativo di anticipare Milik. L’ultimo sussulto è del Cagliari, con Danilo che rischia l’autogol di testa sulla punizione di Viola. La Juve si porta a -5 dal Milan, il Cagliari sale a 32 e dovrà ancora sudare da qui alla fine. Il Cagliari sfiora l’impresa, ma si fa rimontare due gol dalla Juventus, irriconoscibile nel primo tempo e padrona del campo nel secondo. Un punto che serve poco ai bianconeri, che non riescono a blindare il terzo posto, ma anche i sardi hanno più di un rammarico: se è vero che a bocce ferme avrebbero firmato per un pareggio, per come si era messa la partita sono più due punti persi che avrebbero quasi regalato la salvezza. Nel finale di gara Allegri ha confessato ai microfoni delle emittenti che al termine del primo tempo avrebbe cambiato l’intera squadra, egli compreso. Nella ripresa ha così schierato una squadra super-offensiva hanno pagato. In casa bianconera, però, c’è da riflettere per i primi 45 minuti davvero orribili.
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