Juventus, Rabiot in stallo. Spunta Ugarte!
Da tempo si discute della questione del rinnovo di Adrien Rabiot. La deadline è il 14 giugno, a fissarla è stato il calciatore, che tramite la madre e agente Veronique ha comunicato a Giuntoli, durante l’incontro avvenuto sabato a margine della sfida contro il Milan, che entro quella data deciderà se restare in bianconero e rinnovare oppure provare un’altra avventura in Premier League o magari al Bayern Monaco. Rabiot, che la scorsa estate ha firmato ottenendo un piccolo aumento d’ ingaggio, vorrebbe un contratto pluriennale, ma alle condizioni attuali (ingaggio da 7,5 milioni di euro netti a stagione) sembra molto difficile che la Juve possa accontentarlo e dunque servirebbe un sacrificio economico da parte del giocatore. Per questo non è stata presentata ancora un’offerta per il prolungamento e il contratto ora è in stand by. Il futuro del francese resta quindi un rebus per il francese, e torna di moda i nome di Manuel Ugarte, uruguaiano classe 2001 di proprietà del Psg, già cercato prima dell’approdo in Francia. Giuntoli ha già perso contatti con il ds del Psg Luis Campos, con cui dopo l’affare Osimhen i rapporti sono ottimi, e visto che a Parigi Ugarte (pagato 60 milioni solo la scorsa estate) è di fatto fuori dal progetto (solo 19 le presenze stagionali), sta lavorando col club francese su un’operazione in prestito che dia la possibilità al giocatore di giocare e mettersi in mostra. Juventus e Psg torneranno a parlarne probabilmente a qualificazione in Champions acquisita, quando il budget a disposizione e gli impegni da affrontare saranno più definiti, ma perché l’operazione vada in porto è necessario che Ugarte, che in Francia guadagna oltre 6 milioni l’anno, si accontenti di uno stipendio alla portata dei bianconeri, che hanno necessità di contenere il monte ingaggi. Oltre a lui anche altri nomi: il Football Director Giuntoli continua a sondare il mercato in cerca di colpi per rinforzare il centrocampo (Koopmeiners il preferito ma anche il più costoso e poi Zubimendi, Merino, Jorginho e Samardzic).
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di Redazione