Milan, sarà davvero Paulo Fonseca?
Dopo aver salutato con tutti gli onori Stefano Pioli e imbarcato Daniele Bonera al suo posto per l’amichevole con la Roma in Australia, il Milan si appresta a programmare la stagione 2024/25. Lo farà con decisioni prese collegialmente da persone non proprio “del mestiere”. Ci spieghiamo: Paolo Maldini fece esperienza accanto ad Aranjo Leonardo e Zvonimir Boban, Zlatan Ibrahimovic che non ha un ruolo ufficiale nell’organigramma si è inventato dirigente da un giorno all’altro; Giorgio Furlani è un valido amministratore, ma digiuno di calcio se non come tifoso appassionato; Paolo Scaroni è più una figura di rappresentanza e sbaglia sempre tempi e modi delle sue uscite, l’ ultima proprio su Paolo Maldini; Gerry Cardinale è un uomo di affari che non ha mai fatto calcio in presa diretta e aver mandato via uomini di calcio come appunto l’ex difensore e Frederic Massara è stato un autogol. In questo stato di cose si è visto il malumore della tifoseria, fiaccata da una stagione al di sotto delle aspettative e soprattutto ferita dai sei derby consecutivi persi. Il tifoso è disorientato e percepisce che la società non è all’altezza della situazione. Capisce per esempio che Daniel Maldini sarà venduto in quanto figlio di Paolo e farà una grande carriera altrove, viste le innate qualità tecniche e umane. Nota che si va verso un Milan sempre più straniero, osserva con dispiacere il lavoro di Geoffrey Moncada sempre puntato verso la Francia e non sui prodotti locali. Soprattutto prova rabbia per la totale mancanza comunicativa da Casa Milan, nessuno che ci metta la faccia verso l’esterno. La carenza di personalità è notevole, Julien Lopetegui è stato giubilato per gli umori della piazza. La Juventus non si è mai fatta condizionare nelle scelte, per esempio. Ha ripreso Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci in barba a tutto il resto. Un segnale forte: “noi abbiamo le nostre idee e decidiamo noi fu il senso”. Oggi la tifoseria sente parlare di Paulo Fonseca ed è in depressione. A parte che nessuno dei dirigenti ha mai parlato del portoghese, che in assenza di comunicati ufficiali tutto è possibile, quello che manca è la chiarezza. Cioè dire: noi abbiamo questo programma, vogliamo questo allenatore perché pensiamo possa fare questo e quello, sul mercato le nostre idee sono queste. Manca una linea programmatica, un’organizzazione totale a tutti i livelli. Non a caso Paolo Maldini ha indicato l’Inter come modello di gestione vincente, urtando gli animi sensibili di Milanello e Casa Milan. Stando a quanto filtra, potrebbe anche non essere Paulo Fonseca il nuovo allenatore. Sembra che sotto la pentola stia bollendo un altro nome con cui si sta parlando in questi giorni. Solo se non si arriverà ad un accordo si procederà a chiudere un biennale con l’attuale allenatore del Lilla.
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