Italia: alle radici della disfatta di Euro 2024
Come noto, l’Italia è stata eliminata da Euro 2024 deludendo le aspettative di ogni italiano. Una sconfitta schiacciante che getta dubbi sull’operato di tutti, dai singoli interpreti in campo a Spalletti, per arrivare ai vertici della Federazione.
Gli azzurri sono caduti al tappeto senza alcun accenno di reazione. Una debacle totale che fa seguito alle precedenti prestazioni, per usare un eufemismo, poco convincenti.
La verità è che le idee di Spalletti non sono state riprodotte. I capisaldi tanto declamati dallo stesso mister nel pre Euro 2024 non hanno trovato espressione.
E iniziamo dal primo “comandamento”:
“Pressione continua (togliere fiducia)”. Il pressing si è visto poco e in ogni caso non è stato efficace. Nella fase difensiva la squadra era sempre troppo bassa e il coraggio di aggredire con cattiveria e agonismo ha latitato in quasi tutti i match.
Il secondo principio disatteso è quello relativo al “Controllo del gioco e gestione della palla”.
Il possesso palla non è stato dominato dall’Italia. Numeri alla mano: contro la Spagna il 42%, contro la Croazia 47%. Con la Svizzera si è arrivati al 51% ma il palleggio si è dimostrato del tutto sterile e il più delle volte la circolazione della palla consentiva agli avversari di ritrovare posizione.
Il dovere di essere compatti e corti: La distanza tra le linee è stata abbastanza rispettata ma mancavano gli altri ingredienti. Senza intensità e ritmo la compattezza è fine a se stessa.
Riaggressione feroce? poco agonismo, poca cattiveria, poca fisicità. L’Italia non ha dato la sensazione di avere mordente e spirito di sacrificio nell’ andare e recuperare la sfera.
Se invece parliamo di equilibrio in campo e concentrazione. Anche in questo lavoro armonico che richiede una perfetta sincronizzazione dei movimenti dei reparti, l’Italia è mancata. L’ analisi restituisce dati di una squadra disorientata, con poca preparazione tattica, con poca qualità nel fraseggio e nelle giocate.
Insomma, alla prova dei fatti Luciano Spalletti non è riuscito a trasmettere questi precetti. Come evidenziato anche da lui stesso, poche sono state le partite a disposizione (appena 10) del mister per poter sperimentare e poi consolidare le nozioni nella mente dei calciatori.
Un grande interrogativo riguarda la condizione atletica dei giocatori e in questo Spalletti ed il suo staff hanno fallito. Forse troppi carichi di lavoro dopo una stagione logorante dal punto di vista fisico e mentale? Probabilmente è così. La preparazione di Euro 2024 presuppone la possibilità di assorbire i carichi della preparazione nel giro di 10-15 giorni. Tale circostanza è stata attentamente considerata?
Ma al di là dei demeriti del Ct, non si puó non ammonire i calciatori che non hanno dato alcun segnale di carattere, personalità e arriviamo a dire, orgoglio italiano.
È sotto gli occhi di tutti l’atteggiamento di sufficienza e superficialità in fase di possesso e non possesso. Zero intensità, zero concentrazione nel gestire la sfera, zero ritmo e troppo poco coraggio dalla metà campo, per dirla meglio, poco cuore. Vanno ovviamente riconosciuti i meriti alla Svizzera, ma è inconfutabile l’assenza
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