Nazionale Italia, il c.t. vira sul 3-5-2: i dettagli
Comincia il secondo ciclo di Luciano Spalletti in vista del doppio impegno in Nations League. Ma il vero obiettivo è la qualificazione ai mondiali del 2026. Il selezionatore in conferenza stampa ha ammesso le proprie colpe relative al fallimento di Euro 2024: “Tutto ciò che succede dipende sempre da me al 100%, ma i giocatori non hanno questa responsabilità. Probabilmente gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho dato la possibilità di gustarsi la maglia dell’Italia”. Nella ripartenza azzurra emerge tutta la chiarezza e la decisione dell’ex allenatore del Napoli tricolore riguardo il nuovo ciclo: “Lo si capisce anche dalle convocazioni: giocheremo sempre 3-5-2 o 3-4-2-1. Ne ho chiamati solo 23 per farli sentire totalmente dentro il progetto di queste due partite. Devo guardare anche alla carta d’identità, facile portare gente come Acerbi o Jorginho ma poi il Mondiale sarà tra due anni”. E l’età media dei convocati, ma soprattutto della formazione titolare, in effetti sarà piuttosto bassa, di fatto saranno convocazioni di prospettiva anche se nulla vieta di poter richiamare qualche elemento più esperto, se facesse il bene del gruppo soprattutto a livello di mentalità, e lo si coglie da questa frase del c.t.: “Voglio vedere una voglia straordinaria di portare a casa anche una rimessa in più”. Nel gruppo manca Federico Chiesa, ma non è una bocciatura: l’ex juventino orala Liverpool tornerà nel giro a ottobre.
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di Redazione