Italia, Di Lorenzo ormai è un caso
Dopo soli 6″ di gioco Giovanni Di Lorenzo ha perso la palla che è stata fatale: vantaggio francese con Bradley Barcola. La faccia del giocatore, dei compagni di squadra e del c.t. Luciano Spalletti dicevano tutto in quel momento. Nessuno ha detto niente al difensore, ma lo scoramento in campo e in panchina era evidente. Per fortuna quella rete è stata una scarica elettrica e la squadra ha cominciato a ruminare grinta e gioco, il pareggio firmato da Federico Dimarco su assist di tacco di Sandro Tonali è stato il viatico per la vittoria raggiunta con le reti di Davide Frattesi (come fa a fare panchina all’Inter un giocatore così?) e Giacomo Raspadori. Alla fine festa grande e sorrisi per tutti. Peccato che nel corso della sfida il giocatore del Napoli abbia perso al limite della propria area di rigore altre due palle sanguinose alle quali hanno posto rimedio i compagni di squadra con feroci riaggressioni. Ormai esiste un caso Giovanni Di Lorenzo, soprattutto dopo la rovinosa stagione nelle file del club post scudetto e un campionato europeo disputato nella mediocrità. È uno dei fedelissimi del selezionatore, il quale però dovrà prendere atto delle difficoltà del classe 1993. Non è escluso che per la prossima sfida di Nations League possa avere un turno di riposo. Un aneddoto accaduto all’intervallo la dice lunga: l’allenatore ha chiesto ad Alessandro Bastoni di giocare più vicino al capitano del Napoli tricolore, ordinando a Federico Di Marco di coprire la zona di Riccardo Calafiori per non lasciare solo il mancino dell’Arsenal. Perché non ha sostituito il centrale destro dopo il primo tempo? Semplicemente per una ragione psicologica: significava ammazzarlo moralmente. La cosa certa è che il credito si sta esaurendo e la speranza è che il calciatore sotto la cura di Antonio Conte ritrovi antichi sicurezze e spavalderia. Altrimenti il posto in maglia azzurra potrebbe diventare presto un ricordo.
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di Redazione