Milan, come Fonseca ha conquistato i giocatori
Dopo la vittoria nel derby il clima è tornato sereno a Milanello. Andare a vincere in “casa” del campioni d’Italia in carica è stata una botta di adrenalina, necessaria per un gruppo che ha bisogno di certezze dopo il pessimo avvio stagionale in campionato e Champions League. Il mirino di tifosi, opinionisti e di qualche dirigente rossonero era su Paulo Fonseca. Una sconfitta avrebbe messo a rischio la permanenza dell’ex Roma e Lille. Ma il tecnico si è isolato dalle voci, ha pensato a fare gruppo con i suoi ragazzi e ha preparato la sfida ai cugini nerazzurri in maniera perfetta. Fidandosi dell’appoggio di Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani, per niente propensi a cambiare allenatore dopo poche giornate. Serve tempo dicono da Viale Aldo Rossi, la rosa è buona e di qualità. Ne è convinto anche il mister lusitano, ha lavorato soprattutto sulle testa dei giocatori, convincendoli appunto delle loro qualità e organizzando un interessante 4-4-2 con giocatori iper offensivi Contro la Beneamata sono scesi in campo contemporaneamente Rafael Leao, Christian Pulisic, Tammy Abraham e Alvaro Morata. Ragazzi che si sono sacrificati anche in fase difensiva, ma che hanno potuto giocare con la testa libera grazie al grande lavoro di Youssouf Fofana davanti alla difesa. Dopo la rete di Matteo Gabbia alcuni giocatori sono andati ad abbracciare Paulo Fonseca, piacciono i modi gentili e l’affabilità. Anche il rapporto con Theo Hernandez e Rafael Leao viene curato con attenzione dal coach, conscio dell’importanza del francese e del connazionale. La squadra è con il suo condottiere, come spiega chiaramente il march winner del derby: “Saremo con Fonseca fino alla morte, come abbiamo fatto con Stefano Pioli”. Il nativo di Maputo (Mozambico) classe 1973 con cittadinanza portoghese ha interrotto la striscia di derby persi con Stefano Pioli alla guida.
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