Milan, lo strano addio a Pierre Kalulu: responsabilità chiare
La tifoseria rossonera non prese bene la cessione di Pierre Kalulu alla Juventus e le prestazioni del classe 2000 stanno confermando il dispiacere. Il difensore centrale è passato ai bianconeri in prestito oneroso a 3,3 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 14 milioni. Nel contratto è inserita anche possibilità che il club rossonero guadagni altri 3 milioni di bonus al raggiungimento di determinati obiettivi. A fine anno Milan e Juventus si siederanno di nuovo al tavolo delle trattative, ma Thiago Motta è già in pressing sulla dirigenza per strappare il giovane a titolo definitivo. Ma la domanda che alberga nella testa di tifosi, opinionisti e addetti ai lavori è: “Come ha fatto il Milan a mandare via uno così?”. Domanda legittima alla luce delle chiare difficoltà difensive della squadra di Paulo Fonseca. Per chi non lo sapesse, è stato proprio il neo allenatore rossonero a dare il via libera all’addio del giocatore, ritenendo gli altri centrali in rosa più affidabili. La scelta era fra il tedesco Malick Thiaw e appunto Pierre Kalulu. L’amministratore delegato Giorgio Furlani ha raccolto l’input del tecnico, ma Geoffrey Moncada era contrario. Il capo dell’area sportiva milanista si è piegato alle necessità di bilancio, ma avrebbe preferito gli addii di Malick Thiaw e Davide Calabria. E Zlatan Ibrahimovic? Non pervenuto, ha lasciato fare pensando che Strahinia Pavlovic avrebbe spezzato ogni rimpianto, salvo accorgersi poi che il transalpino ha qualità maggiori rispetto al serbo. Ora cosa succederà? La prossima estate il Milan potrebbe rivoluzionare la difesa e cercare di riportare il giocatore a Milanello, ma sarà proprio la volontà dell’atleta a indirizzare la partita sul suo cartellino.
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di Redazione