Lecce, fiducia a Luca Gotti: Yilber Radani è un caso?
Dopo la sconfitta di Udine il presidente Saverio Sticchi Damiani ha messo un punto fermo: la fiducia chiara e forte il Luca Gotti. Per la dirigenza non è l’allenatore il problema, nonostante un ruolino di marcia da brividi: una vittoria, due pareggi, quattro k.o., tre reti fatte, dodici subite. Numeri impietosi, da retrocessione. C’è chi sta peggio tipo Genoa, Monza e Venezia. Ma è d’obbligo reagire, sfruttando la paura per la Nations League. Tuttavia, c’è la consapevolezza che la rosa non è attrezzata a dovere in questo momento. Cosa manca? Soprattutto un vero regista in mezzo al campo, Ylber Ramadani ormai è un caso: l’albanese è un incontrista puro, è sempre nervoso e prende troppi cartellini gialli. Viene schierato in mezzo al campo, ma non può garantire la qualità necessaria per costruire il gioco. Motivo per il quale lo staff tecnico ha fretta di recuperare il giovane classe 2003 Medon Berisha, l’unico in rosa con le caratteristiche da regista. Mancano anche esterni di qualità, la cessione di Pontus Almqvist resta un mistero, visto l’attuale Tete Morente e la discontinuità di Lameck Banda e Santiago Pierotti. Il neo arrivato Ante Rebic viene schierato da ala, ma non sembra essere il suo ruolo: è un centravanti. Resta in questa situazione un mistero il mancato impiego di un elemento esperto come Nicola Sansone. Poi, monta il caso di Nikola Krstovic: l’impegno non è in discussione, ma il Lecce avrebbe bisogno di un attaccante diverso, più strutturato fisicamente e in grado di fare salire la squadra. Insomma, piove sul bagnato, ma la fiducia non manca da parte della società e viene trasmessa a tutto l’ambiente. Spifferi di calciomercato riportano di un timido interesse per lo svincolato Antonio Candreva, la cui esperienza potrebbe tornare utile alla causa giallorossa.
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