Lecce, le giuste ragioni della conferma di Gotti
Mentre il tifoso medio urla alla soluzione più semplice, in società fanno altri ragionamenti sensati e vanno avanti con Luca Gotti. Non sempre il cambio di allenatore è la panacea di tutti i mali. Ci sono alcuni esempi eclatanti che lo dimostrano, tipo la Salernitana che è retrocessa malgrado tre cambi stagionali di guida tecnica. Oppure possiamo pensare al Napoli tricolore: tre allenatori stagionali per dire addio allo scudetto e all’Europa. Poi, ci sono situazioni in cui il cambio di mister è un salvavita ed è il caso di Davide Nicola che ha salvato l’Empoli all’ultima giornata e ha salutato per andare a Cagliari. Proprio in Sardegna hanno tenuto la barra dritta dopo i primi risultati negativi e stanno risalendo la china con lo stesso allenatore. La dirigenza salentina è famosa per la lungimiranza, per il non farsi travolgere dagli eventi. Dopo la sconfitta di ieri sera nella pancia dello stadio c’è stato un lungo e pacato confronto fra squadra, allenatore e dirigenti. Si è deciso tutti insieme di andare avanti, anche perché proprio il tecnico veneto è il meno colpevole di questa situazione in classifica. Il calciomercato ha impoverito la squadra, invece di migliorarla: questo spiega il campo. Sono andati via elementi del calibro di Valentin Gendrey. Marin Pongracic, Lorenzo Venuti, Pontus Almqvist, Roberto Piccoli, Alexis Blin. Ragazzi che nello scacchiere giallorosso avevano una importanza primaria. I nuovi arrivati si impegnano, si battono ma non basta. Almeno per il momento, l’acquisto più atteso Ante Rebic è a corto di condizione atletica e non riesce a fare la differenza. I vari Gaby Jean, Luis Hasa, Filip Marchwinski, Andy Pelmard ancora non sono ritenuti pronti. In tutto questo, il cuore ha fermato Joan Gonzalez (in mediana si sentiva moltissimo) e Kevin Bonifazi non riesce a recuperare efficienza fisica. Con ogni probabilità dopo il cappotto viola qualcosa cambierà, Luca Gotti spera di recuperare Medon Berisha e lavora al lancio di Luca Hasha per alzare la qualità in mezzo al campo. Lameck Banda avrà una settimana di lavoro in più sulle gambe e anche in difesa qualcosa è destinato a cambiare. Servono scelte coraggiose e il club ha dato il via libera al proprio allenatore in merito. Il Lecce andrà a Napoli, nella tana di Antonio Conte e non ha nulla da perdere…Infine, il popolo social attacca frontalmente l’uomo mercato Pantaleo Corvino senza rendersi conto che Lecce è una tappa di passaggio, non un punto di arrivo: sarà sempre così, bisogna prenderne atto e cambiare mentalità.
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