Era un messaggio per Thiago Motta? Le parole di Vlahovic con la Serbia fanno discutere. In conferenza stampa post gara contro la Svizzera, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:“È più semplice per me giocare insieme ad un altro attaccante, specie se forte come Mitrovic. Lui ingaggia tanti duelli, fa la sponda e mi apre spazio: io così posso sfruttare al meglio le mie caratteristiche, anche perché il c.t. Stojkovic mi ha liberato dai compiti difensivi. Il che è positivo per un giocatore con la mia struttura fisica: quando presso e rincorro gli avversari, poi rischio di arrivare stanco e meno lucido in fase di finalizzazione”. Il suo modo di giocare con la Serbia cambia parecchio rispetto a quello svolto con la Juventus.
In bianconero, ormai da anni, l’ex viola è di fatto l’unico terminale offensivo della squadra. Ruolo che lo costringe spesso a fare a sportellate con i difensori avversari e giocare spalle alla porta. Vlahovic invece vorrebbe avere un compagno di reparto che possa aprirgli gli spazi nelle aree avversarie. Ad oggi nella Juventus non c’è e che non ci sarebbe neppure col completo recupero di Milik. Il polacco infatti ha altre caratteristiche rispetto a Mitrovic, che affianca Vlahovic nella Serbia. E poi ci sono le richieste di Thiago Motta, che vuole da Vlahovic un grande lavoro di pressione sull’uscita palla degli avversari. Lavoro che a detta dell’attaccante finirebbe con lo sfiancarlo.