Formazioni:
SASSUOLO (4-3-3):
Consigli; Toljan, Erlic (81′ Ayhan), Ferrari (89′ Tressoldi), Rogerio;
Frattesi (82′ Alvarez), Maxime Lopez, Thorstvedt (71′ Harroui);
Laurienté, Pinamonti, Ceide (71′ Antiste). All.: Dionisi.
INTER (3-5-2):
Onana; D’Ambrosio (58′ Skriniar), Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella
(84′ Gagliardini), Asllani (46′ Mkhitaryan), Calhanoglu, Dimarco (68′
Darmian); Dzeko, Lautaro Martinez. All.: S. Inzaghi.
Cronaca della partita
L’ Inter si presenta al Mapei per la sfida col Sassuolo schierandosi con il modulo tattico del 3-5-2: tra i pali c’è Onana, al suo debutto ufficiale in Serie A, mentre al centro della difesa gioca Acerbi. Completano il pacchetto arretrato D’Ambrosio sul centrodestra e Bastoni sul centrosinistra.
A centrocampo Inzaghi sceglie il trio composto da Asllani, Barella e Calhanoglu, mentre sulle fasce giocano Dumfries a destra e Dimarco sulla sinistra. In attacco, spazio alla coppia formata da Lautaro Martinez e Dzeko. I padroni di casa, invece, scendono in campo con un 4-3-3 con la coppia Erlic–Ferrari a protezione di Consigli. A destra c’è Toljan, mentre a sinistra gioca il brasiliano Rogério. A centrocampo Dionisi si affida alla regia di Maxime Lopez, affiancato da Frattesi e Thorstvedt. Nel tridente offensivo spazio a Laurienté e Ceide alle spalle di Pinamonti, l’ex della sfida.
Già al 4′ arriva la prima grande occasione da gol per il Sassuolo, con Frattesi,
che si inserisce in area di rigore tra le numerose maglie nerazzurre e
calcia a incrociare, trovando però la grande risposta di Onana con
il piede destro. Al 10′ arriva la risposta dell’Inter: Bastoni innesca un contropiede fulmineo galoppando verso l’area di rigore neroverde e serve Lautaro Martinez, che però si fa murare il tiro da un grande intervento in scivolata di Ferrari. Proprio l’argentino, al 14′, si divora un’altra grande chance per portare i nerazzurri in vantaggio: Dumfries
affonda sulla destra e serve un rasoterra tagliente nel cuore
dell’area, ma la sua conclusione in spaccata si spegne di un soffio a
lato. Al 44′ il gol del vantaggio nerazzurro: Dzeko, sugli sviluppi di un calcio d’angolo capitalizza una spizzata aerea di Dumfries e riesce a insaccare il pallone alle spalle di Consigli da posizione ravvicinata. Il bosniaco sigla il suo 100esimo gol in serie A.
Nella ripresa il Sassuolo parte benissimo e al 56′ sfiora il gol del pareggio con Ferrari, che sul cross di uno scatenato Laurienté colpisce di testa ma non centra la porta avversaria. E al 60′ arriva l’atteso gol del parieggio neroverde con Frattesi che si inserisce nell’area di rigore nerazzurra sul cross di Rogério e insacca con il piattone riportando il risultato in parità. L’Inter sembra inizialmente accusare il colpo subito, ma poi rialza la testa: al 74′ stacco aereo di Lautaro Martinez e miracolo di Consigli, e nemmeno un minuto più tardi l’esperto portiere neroverde deve arrendersi alla schiacciata di testa ravvicinata di Dzeko, che sigla così anche il suo 101° gol nel campionato italiano su assist di Mkhitaryan.
Dopo la vittoria col Barcellona in Champions, l’Inter scaccia la crisi in cui era incappata vincendo per 2-1 contro il Sassuolo. La vittoria contro il Sassuolo non è di certo una di quelle che i tifosi dell’Inter ricorderanno per tanto tempo, ma quello che conta è il risultato: i tre punti restituiscono all’Inter quella continuità che aveva smarrito e di cui i nerazzurri avevano bisogno per riscattarsi da uno dei peggiori inizi di stagione degli ultimi 10 anni, segnato da quattro sconfitte in otto giornate. Tabellino alla mano è Dzeko l’uomo immagine del match, ma per i
nerazzurri le buone notizie arrivano più dalla compattezza della squadra
che dai singoli. Contro un buon Sassuolo, infatti, l’Inter ha sofferto, lottato e tenuto botta fisicamente dimostrando di voler fare risultato. bravo a
mettere in campo una formazione con tanta gamba e intensità, ma un po’
scarico di “artiglieria pesante” e idee negli ultimi 35 metri.
Ora
avremo il Barcellona, è un momento delicato e importante, con poche
rotazioni soprattutto in attacco e a centrocampo. Dobbiamo recuperare le
energie”.