Queste le formazioni scelte dai due tecnici
L’Ajax scende in campo col 4-3-3 interpretato da: Pasveer;
Rensch (81′ Baas), Timber (84′ Grillitsch), Bassey, Blind; Alvarez,
Taylor (72′ Klaassen), Berghuis (72′ Brobbey); Tadic, Kudus, Bergwijn.
Spalletti opta per il 4-2-3-1, con: Meret;
Di Lorenzo (84′ Zanoli), Kim, Rrahamani, Olivera; Anguissa, Lobotka
(80′ Gaetano); Zielinski (46′ Ndombele), Lozano, Kvaratskhelia (64′
Elmas); Raspadori (64′ Simeone).
ll Napoli parte con un atteggiamento
molto aggressivo e dopo appena 3 minuti va vicino al vantaggio: Lobotka recupera
palla su un distratto Alvarez, serve Raspadori che
colpisce dal limite e sfiora il palo alla destra di Pasveer.
I padroni
di casa spingono soprattutto sulla sinistra e al 9′ passano in vantaggio
al termine di un’azione rocambolesca: conclusione di Taylor che va a sbattere sulla gamba di Kudus
ed entra in porta. I ragazzi di Spalletti non si scompongono,
riprendono subito in mano le redini del gioco, sfiorano il pari con Kvaratskhelia su un errore in uscita di Timber, poi lo trovano al 18′ al termine di una splendida azione corale: cross perfetto di Olivera, zuccata a incrociare di Raspadori
che sigla l’1-1.
L’Ajax si salva pochi minuti dopo grazie a una grande
uscita di Pasveer su Kvaratskhelia, ma al 33′ il Napoli la ribalta con
merito: corner battuto alla svelta, cross perfetto del georgiano per la
testa di Di Lorenzo che trova il fondo della rete. Al 40′ Zielinski si divora l’1-3 calciando centrale un rigore in movimento, ma al 45′, sull’ennesima voragine centrale aperta dai lancieri, trova l’1-3 con cui si chiude un primo tempo davvero a senso unico.
Nella ripresa la musica non cambia e dopo 2′ arriva il poker azzurro: pasticcio della coppia Pasveer-Bassey, ne approfitta Anguissa per rubare palla, servire Raspadori e regalargli una facile doppietta da sogno. Jack è poi protagonista anche al 63′, quando chiude l’uno-due chiestogli da Kvaratskhelia per il gol dell’1-5. L’Ajax è ormai fuori dal campo, i tifosi abbandonano la Cruijff Arena e Tadic si becca il secondo giallo. Nel finale c’è tempo anche per il gol di Simeone, che chiude il “set” sull’1-6, e per una traversa colpita da Ndombele. Ultimi atti di un supplizio infinito per gli olandesi.
La scena la ruba Raspadori, ma i voti sono altissimi per tutti, a cominciare da Luciano Spalletti, capace di far suonare ai suoi una sinfonia perfetta anche senza Osimhen.
La squadra gioca a memoria, con intensità e precisione, sfruttando al
meglio le (tante, tantissime) carenze dell’avversario, impreciso in fase
offensiva e incredibilmente disordinato e confusionario in quella
difensiva. Nessuna squadra, nella storia delle coppe europee, aveva segnato 5 gol ad Amsterdam. I partenopei sono andati addirittura oltre. Ora è il momento di sognare in grande
conta sempre la presazione. In campionato se non avessimo vinto
domenica ci saremmo trovati le squadre dietro addosso. È bello vivere
queste partite ma appena finisce si rientra e si pensa a quella
successiva perché se non fai 3 punti domenica ci sono altre squadre che
vanno fortissimo.”