Ha sorpreso tutti la decisone di Ranocchia.
Il difensore ha scelto di sciogliere il contratto che lo legava al Monza per quasi 2 anni. Non è chiaro se la scelta sia quella di “appendere le scarpe al chiodo”, ma fatto sta che il difensore dovrà recuperare da un difficile infortunio all’età di 34 anni e senza esser tesserato con un club.
Il difensore ha scelto di sciogliere il contratto che lo legava al Monza per quasi 2 anni. Non è chiaro se la scelta sia quella di “appendere le scarpe al chiodo”, ma fatto sta che il difensore dovrà recuperare da un difficile infortunio all’età di 34 anni e senza esser tesserato con un club.
Una decisione maturata su una convinzione personale, quella di non poter essere più utile al Monza visto il grave infortunio subito il 21 agosto in Napoli- Monza.
Il giocatore ha riportato una frattura composta del perone della gamba destra e distorsione della caviglia destra. Bilancio finale: tra tempo di guarigione, riabilitazione e recupero nella migliore condizione sarebbe rimasto fuori quasi un anno.
Si sarebbe sentito un privilegiato a non giocare e percepire ugualmente lo stipendio, per questa ragione il calciatore biancorosso ha rinunciato a quasi 2 anni di stipendio ed ha rescisso il contratto biennale firmato nell’estate scorsa. Il club brianzolo lo aveva ingaggiato a parametro zero dopo il suo addio all’Inter, dopo ben 12 anni.
Sarebbe stato un veterano con l’incarico di guidare la difesa del Monza e salvare il club dalla retrocessione in B, un’avventura stimolante per rimettersi in gioco alla sua età (34 anni), tant’è che la prima reazione dopo l’infortunio era stata orgogliosa: “Lottando! Grazie a tutti per i vostri messaggi. Posso solo dirvi che tornerò presto” era il messaggio condiviso sui social network a fine agosto, nel quale si mostrava con la gamba ingessata e circondato dai figli.
Un peccato, ma evidentemente il difensore voleva chiudere la sua carriera evitando prestazioni al di sotto del suo blasone, e delle sue grandi potenzialità, non volendo rappresentare in nessun modo un ostacolo per il Monza. Insomma, un vero uomo prima ancora che grande calciatore. Così Galliani al “Corriere della Sera”: “Il suo gesto mi ha confermato quel che pensavo di lui. È un vero signore.”