
Milan, i paletti al nuovo d.s.: i dettagli
E’ ripartito il casting per il ruolo di direttore sportivo in casa rossonera, l’a.d. Giorgio Furlani è l’uomo delegato alla scelta. In corsa: Igli Tare, Tony D’Amico, Giovanni Sartori. Il primo è libero da contratto, gli altri due dovrebbero liberarsi dal rapporto con Atalanta e Bologna. Piace anche Giovanni Manna, ma resterà a Napoli con Antonio Conte (come abbiamo sempre sottolineato) per mandare avanti il progetto cominciato la scorsa estate. Non è esclusa una nomina a sorpresa, sottotraccia si valutano i profili di Carlalberto Ludi del Como e Davide Vagnati (Torino). La cosa certa è che l’operatività della nuova figura dirigenziale non avrà totale libertà d’azione, ma dovrà avere la capacità di lavorare in team. Ma con chi espressamente? Esattamente dovrà rendere conto dell’operato all’a.d. e consultarsi con il super consulente esterno Zlatan Ibrahimovic. Mentre Geoffrey Moncada tornerà a lavorare prettamente sullo scouting. Perché questi paletti? Semplice, alla dirigenza per esempio piace il lavoro di Sergio Conceicao e l’allenatore portoghese ha il supporto dello spogliatoio. Quindi non è spacciato e una figura come Maurizio Sarri (legatissimo a Igli Tare) non trova consensi per età e integralismo tattico. Anche la gestione dello spogliatoio lascia perplessi, visti i problemi avuti alla Juventus e alla Lazio. Anche in sede di mercato, il nuovo dirigente non potrà andare oltre il budget assegnato dalla proprietà.
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