Sarà un testa
a testa tra Milan e Inter, con la prima attualmente capolista e i nerazzurri a
due distanze, ma con un match (quello contro il Bologna) ancora da disputare. Il
Napoli si stacca dalla testa della classifica dopo la debacle di sabato. Seppur
non ancora matematicamente fuori dai giochi, l’impresa per gli azzurri si
presenta molto ardua e Spalletti può sperare solo in un miracolo.
La situazione in casa Milan dopo Lazio Milan
Ancora in
vetta, il
Milan di Stefano Pioli ieri all’Olimpico ha fatto ciò che doveva.
In avvio la sblocca
Immobile su assist di Milinkovic-Savic, dopo l’intervallo pareggia Giroud
servito da Leao.
Tonali, in pieno recupero, trova il gol che vale i tre punti.
Con quattro partite ancora da affrontare prima della fine del campionato, i
rossoneri si riprendono il primo posto della
classifica a due punti di distanza i rivali nerazzurri.
Il 12° risultato utile di fila per i rossoneri che vale la vetta a
+2 sull’Inter. Si rivede in campo Ibrahimovic dopo il lungo stop dovuto agli acciacchi.
Inter in piena condizione, tenta la volata
La squadra di Inzaghi archivia con un netto successo anche
l’ultimo big match stagionale e si riprende il primo posto, in attesa del
posticipo domenicale tra Lazio e Milan. I nerazzurri di Inzaghi si mostrano in grande condizione atletica e molto cinica sotto porta. Dopo mezz’ora senza grandi occasioni,
la Roma dell’ex Mou sfiora il vantaggio con Mancini, ma a sbloccarla ci pensa
Dumfries. Prima dell’intervallo arriva anche il raddoppio di Brozovic con un
super gol col destro, a inizio ripresa segna Lautaro. Nel finale accorcia Mkhitaryan,
ma vince l’Inter 3-1.
ll successo casalingo
con la Roma ha di fatto chiuso in bellezza l’elenco degli scontri diretti. L’Inter adesso ha di fronte a sé 5
incontri (sulla carta) abbordabili per provare a fare
en-plein e conquistare così lo Scudetto (il secondo consecutivo).
Tracollo Napoli: Spalletti si assume la responsabilità
Giornata nera per la squadra partenopea che, dopo esser andata in vantaggio e apparentemente in pieno controllo del match, si fa rimontare nell’ultimo quarto d’ora di gara dall’Empoli di Andreazzoli.
Il Napoli, al 44’ arriva il vantaggio azzurro: sul cross di Lozano è perfetto il velo di Osimhen, che permette a Mertens di colpire col destro a incrociare e
battere Vicario. Nella ripresa il Napoli tenta di chiudere subito la partita, e
al 53’ arriva il gol del 2-0: Anguissa ruba palla a Verre e lancia in area
Insigne, il capitano batte il portiere avversario infilando di sinistro il pallone
nell’angolino.
La partita sembra essere in cassaforte per gli azzurri, ma a
10’ dalla fine il Napoli crolla clamorosamente: l’azione nasce da una palla persa malamente da Malcuit in uscita e
viene conclusa da Henderson, completamente
libero di colpire e battere Meret. Il
portiere è poi protagonista in negativo tre minuti più tardi, quando si
avventura in un dribbling su Pinamonti,
gli calcia addosso nel tentativo di rinviare facendo rotolare la palla in rete
e regalando agli avversari il rocambolesco pareggio.
La squadra di Spalletti va decisamente in confusione e prova a buttarsi in avanti
ma qualche minuto dopo arriva la mazzata definitiva in contropiede: ancora Pinamonti che fa esplodere il Castellani per il definitivo 3-2. Dieci minuti davvero da
incubo che cancellano anche le ultime speranze residue di conquistare il
tricolore.
Così non si nasconde e, inervistato a Dazn, tuona: “Se il nostro livello è così alto,
non può esserci questo divario tra le prestazioni”. Il futuro? Ora bisogna solo
pensare alla Champions”.
La società prova a dare una scossa portando la squadra in ritiro da
martedì, quando il Napoli riprenderà gli allenamenti. Inoltre il Napoli ha
comunicato che il ritiro sarà integrato da cene che hanno lo scopo precipuo di analizzare
i motivi del brutto periodo degli azzurri che nelle ultime tre partite hanno
raccolto solo un punto.