Il Milan impatta a San Siro contro
il Bologna pareggiando per 0-0, un risultato che gli consente di mantenere la
vetta della classifica ma a distanze ridotte da Napoli e Inter.
Milan
sempre primo ma a +1 sul Napoli e a +4 sull’Inter. La lotta scudetto è di fatto riaperta ma il
Milan sciupa l’occasione per fuggire da sola verso la vittoria del campionato. Dopo
il ko interno col Sassuolo del novembre scorso, la rocambolesca battuta d’arresto
con lo Spezia e i tre pareggi con Udinese (andata e ritorno) e Salernitana, i
rossoneri rischiano di compromettere la loro cavalcata verso il titolo con un
altro risultato inatteso contro un avversario di caratura inferiore, il
Bologna. Quella contro i rossoblù è stata la partita in cui i rossoneri hanno
tirato di più, 33 volte, ma senza trovare la via del gol.
La squadra
di Pioli prova in tutti i modi a conquistare il successo contro un Bologna
impeccabile in fase difensiva. Nella prima frazione rossoneri vicini al gol con
Tomori e Giroud. La risposta degli ospiti con una conclusione di Barrow. Nella
ripresa il Milan domina, crea tanto ma trova sulla sua strada uno Skorupski in
serata di grazia. Ci provano ripetutamente Leao, Calabria, Bennacer,
Ibrahimovic e Rebic ma il risultato resta inchiodato sullo 0-0. i
Numeri opposti, invece, quelli prodotti con
le grandi: negli scontri diretti il Milan ha sempre fatto la voce alta. Finora
un solo ko all’andata contro il Napoli, ma riscattato dal successo al ritorno.
Per il resto 6 punti con la Roma, 4 con l’Inter, due con la Juve, 3 con l’Atalanta e la Lazio. Alla base della discontinuità ci potrebbe essere il fattore mentale. Il Milan sembra aver sottovalutato le squadre piccole, scendendo in campo con troppa sufficienza. In altre parole, non si è posto sullo stesso piano delle
avversarie. Un salto di qualità che il Milan sembra non aver ancora compiuto. Colpa probabilmente dei giocatori, piuttosto che dell’allenatore che, invece, ha sempre stigmatizzato il mito del match “facile”.