Intervenuto a sorpresa nell’assemblea degli azionisti della Juventus, l’ex direttore generale Luciano Moggi ha ringraziato il Presidente uscente Andrea Agnelli, regalandogli una chiavetta usb contenente files riguardanti Calciopoli, l’inchiesta del 2006 che ha portato il club alla retrocessione: “Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato elementi nuovi, è altrettanto vero che bisognerebbe riaprire Calciopoli, una ferita che non si rimargina ancora ne per noi ne per la Juventus”.
Dopo Calciopoli Moggi è stato radiato dalla giustizia sportiva. Per quanto riguarda la giustizia ordinaria, Moggi venne condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione, pena ridotta in appello a 2 anni e 4 mesi.
Ma nel marzo 2015 la Cassazione ha poi annullato la condanna essendo i reati estinti per prescrizione. Moggi ha esposto la sua visione sul caso Calcipoli: “Siamo stati indicati come colpevoli di cose che avevano fatto altri. La Juventus ha sempre vinto sul campo, mai rubato niente a nessuno. Forse ci hanno rubato qualcosa a noi: nel diluvio di Perugia, oppure l’anno dopo, quando la Roma vinceva il campionato e cambiarono le regole in corsa facendo giocare a Torino Nakata, che decise la partita facendo un gol”.
Prosegue Moggi: “Si canta fratelli d’Italia, poi il team manager della Nazionale è quello che ha falsificato il passaporto di Recoba…” il riferimento è evidentemente a Oriali.
Sull’inchiesta della Procura di Torino sui conti del club: “Sto sentendo cose sul bilancio della Juventus che non sembrano quelle che sento dalla stampa. Ringrazio Andrea Agnelli: 9 scudetti non si vincono con facilità. Tuttavia la società non si è mai difesa, o non ha saputo difendersi o ha lasciato cadere tutto quello che le veniva gettato addosso, per questo è diventata un giocattolo in mano a tanti”.
Infine la valutazione sull’andamento sportivo che presuppone una frecciata a Maurizio Arrivabene, criticato per le ultime operazioni di mercato: “Questa squadra non ha centrocampo, si dovrebbe prima prendere quelli che danno i palloni agli attaccanti, che adesso non ci sono”.