Serie B: le ambizioni del Palermo

La società rosanero sogna il ritorno in serie A e non lesina colpi di mercato (corsa ai cartellini di Filippo Ranocchia e Giuseppe Caso). Il compito di riportare la squadra in serie A è stato affidato ad Eugenio Corini. L’allenatore bresciano è tornato in Sicilia dopo l’esperienza 2016/17. Ha in mano una rosa importante, anche se i risultati e il percorso fino ad ora è stato sufficiente. Bilancio: 6° posto in classifica con 32 punti, 9 vittorie, 5 pareggi, 5 sconfitte, 32 reti fatte, 23 subite. In rosa nomi importanti per la cadetteria: i portieri Sebastiano Desplanches ex Milan e di grandi prospettive, l’esperto Mirko Pigliacelli; la batteria di difensori centrali con Fabio Lucioni (veterano della seconda serie e con diverse promozioni all’attivo), Pietro Ceccaroni e Ionut Nedelcearu; sulle face la corsa imponente dello slovacco Ales Mateju e di Giuseppe Aurelio; qualità e quantintà in mezzo al campo con Liam Henderson, Leo Stulac, Claudio Gomes, Jacopo Segre e Mamadou Coulibaly; esterni offensivi di grande livello con la presenza di Federico Di Francesco, Francesco Di Mariano, Roberto Insigne (fratello di Lorenzo ndr); attacco affidato al talento di Matteo Luigi Brunori e Leonardo Mancuso. Ci sarebbe anche Edoardo Soleri, ma il ragazzo reclama spazio e potrebbe partire. La corsa per la promozione diretta è difficile, visto il passo tenuto dal Parma e la solidità di Venezia e Como (rispettivamente seconda e terza). Fra l’altro al quarto e quinto posto ci sono Cittadella e Cremonese, squadre molto quotate.  Il club e ambizioso e non potrebbe essere diversamente: dal 04/07/2022, la società è diventata ufficialmente di proprietà del City Football Group per l’80% delle quote, il restante 20% resta in mano alla società di Mirri ed al gruppo “Amici Rosanero”. La holding, di proprietà dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, controlla tra gli altri Manchester City e New York City. La piazza è storica, così come lo stadio “Renzo Barbera” che ospitò alcune partite del mondiale 1990. Il salto di categoria sarebbe importante anche a livello di valorizzazione del territorio.