BALOTELLI RIVELA: “ERO VICINO ALLA JUVE, MA POI…”
Mario Balotelli si racconta senza filtri a Muschio Selvaggio, il salotto virtuale di Fedez, partendo dall’esperienza all’Inter fino al Sion, squadra di cui è attualmente il capitano.
Nel ripercorrere il filo rosso della avventura l’attaccante si aggrappa ai ricordi, come quelli degli esordi con l’Inter (“sono milanista ma devo la mia carriera all’Inter”), il passaggio al Manchester City appena diciannovenne e il ritorno in Italia trascinato dalla nostalgia. E qui la rivelazione schock sull’episodio che avrebbe potuto cambiare la sua carriera: “Dovevo andare alla Juventus, ma poi ho scelto il Milan”. Dopo in tre anni trascorsi a Manchester, dove si era recato portandosi dietro anche il fratello minore (allora sedicenne) che si allenava assieme a lui al City, era giunto per lui il momento di tornare in Italia, ma la storia non è stata esattamente lineare come appare. Alla sua seconda avventura in Serie A Balotelli riesce a indossare la maglia della squadra del suo cuore, il Milan, ma le vicende sportive avrebbero potuto portarlo a Torino. Il suo procuratore Mino Raiola, scomparso un anno fa, aveva trovato per lui un accordo con la Juventus: “Dovevo andarci, dopo il Manchester City ha avuto un appuntamento a Torino con Marotta e Nedved, con Conte abbiamo parlato della squadra. Raiola aveva parlato con la dirigenza, c’era l’offerta. In teoria dovevo andare alla Juve”.
Ma poi una telefonata ha cambiato la sua carriera, dirottandolo verso il Milan: “Al ritorno da Torino Raiola chiama Galliani, gli dice che mi stava mandando alla Juve. E così ho scelto il Milan. Non ci sarei andato, la Juve è sempre stata la mia antagonista anche se è troppo forte”.
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