Conte senza veli: “Sogno la Champions da allenatore”
Antonio Conte ha rilasciato un’intervista al quotidiano inglese “The Daily Telegraph” in cui ha parlato di passato presente e futuro. Il tecnico salentino ha innanzitutto ripercorso brevemente la propria avventura al Tottenham. Conte ed il Tottenham non si erano lasciati nel migliore dei modi possibili. Ricordiamo infatti che l’allenatore, poco prima dell’addio al club, si era sbilanciato in conferenza stampa denunciando la scarsa attitudine della squadra, ad assumersi le responsabilità dei propri errori, arrivando addirittura a rimproverare la Società per le continue indulgenze nei riguardi dei calciatori.
Queste le sue parole sull’esperienza con gli “Spurs”: “E’ stata una delle esperienze lavorative più difficili della mia vita, la conservo nel cuore. Per me festeggiare il quarto posto e la qualificazione in Champions League è stato davvero strano. Alla fine dell’ultima partita contro il Norwich ho chiamato il mio staff e ho detto che non siamo abituati a festeggiare un piazzamento del genere. Sono stato molto chiaro, ho detto che abbiamo fatto il massimo. Passare dal nono al quarto posto in classifica, con tutti i problemi che abbiamo dovuto affrontare, è stato un miracolo. Ma non abbiamo festeggiato come se fosse un miracolo perché sono abituato a vincere.”
L’allenatore ha poi precisato anche il suo “mantra” ricorrente:
“I miei trofei a casa mi ricordano perché devo vincere. Quei trofei sono una grande, grande responsabilità perché restano lì a ricordarmi che ho vinto e devo continuare a farlo. Far divertire i tifosi è importante, ma non basta se l’obiettivo è vincere. Lo so perché ho allenato grandi squadre e loro mi chiedevano sempre di vincere. Ora per me è impossibile lavorare pensando solo allo spettacolo perché l’aspettativa è sempre quella di dover vincere.”
Conte parla poi di Guardiola, eticchettandolo come il migliore al mondo, seppur con un “ma”:
“Guardiola è il miglior allenatore del mondo, poi ha alle spalle un club che ogni anno può investire tanti soldi per acquistare grandi calciatori sul mercato. Così è molto difficile competere alla pari. La mia storia dice che sono sempre arrivato in club con problemi e una situazione, costruisco sempre.
Conte ha infine messo a nudo il proprio sogno da allenatore:
“…. Onestamente un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League da allenatore, ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi restare nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l’ultimo passo per vincere la Champions League. Guardate il Manchester City, ci ha messo sette anni. Vorrei regalare questa gioia a mio padre, che me l’ha chiesto. Non è semplice, ma tutti possono avere un sogno.”
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