COS’È SUCCESSO A ISTANBUL
FRATTURA LUKAKU- INTER: VECCHIE RUGINI
Lukaku si aspettava di partire dall’inizio contro il Manchester City, e invece Simone Inzaghi si è affidato come al solito a Edin Dzeko, in coppia con Lautaro Martinez. Nonostante Lukaku sembrava rinato dai guai fisici che ne avevano condizionato il rendimento, dal ricordo di un Mondiale terribile, dalle partite saltate e da quelle viste per gran parte dalla panchina, Inazaghi non ha puntato su di lui. Non era ancora il Lukaku del biennio contiano, magari, ma ci si stava avvicinando.
UN RUOLO DA COMPRIMARIO
Lukaku, tornato all’Inter per ricomporre la devastante Lu-La che nel 2021 ha regalato lo Scudetto ad Antonio Conte, non è riuscito ad imporsi ed ha vissuto una situazione precaria, offuscato dagli infortuni. E’ stato rimpiazzato dal nuovo pupillo di Inzaghi, Edin Dzeko, sempre in campo dal primo minuto nelle partite stagionali più importanti, compresa la doppia semifinale contro il Milan e poi la finale contro il Manchester City, e allo stesso tempo capace di farsi trovare pronto, come dimostra ad esempio la zampata vincente nel derby d’andata. I primi due anni all’Inter di Romelu, insomma, sono solo un lontano ricordo. Lukaku è diventato una seconda scelta. L’insofferenza del belga ha cominciato a montare, fino a raggiungere il proprio apice a Istanbul. E fino alla clamorosa rottura, che ora potrebbe portare Romelu alla Juventus.
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