Il rammarico di ADL: “Avrei dovuto trattenere Spalletti”
Aurelio De Laurentiis si dice pentito di non aver intentato una causa contro l’allenatore Spalletti, per cercare di trattenerlo ancora a Napoli dopo la vittoria dello Scudetto. Tutto è nato dopo la pec mandata all’allenatore, in cui comunicava unilateralmente il prolungamento del contratto come previsto dall’opzione. Una mossa che ha scatenato tutti i malcontenti e che ha rappresentato l’inizio della fine del ciclo: “Il 21 aprile, per tirare su anche il morale di Spalletti dopo le tre partite col Milan, per dimostrargli che nonostante il calo io fossi con lui, gli mandai giuridicamente l’opzione via pec. Molti dicono ‘Ma come? manda la pec’, l’amicizia è una cosa, un’altra i contratti. Gli mandai la pec, mai avrei creduto che nella cena del 12 maggio Spalletti ci comunicasse un anno sabbatico per tornare a fare il contadino e coltivare la terra”.
Proseguendo De Laurentiis dichiara: “Accuso me stesso perché il mio errore era far valere l’opzione, Spalletti doveva restare, poi si andava allo scontro frontale, ci sarebbe stata una causa, ma intanto dovevo tenere il punto fermo, ma se dici di amare così tanto non penso non avresti allenato. Sbagliai ad accettare per riconoscenza per lo Scudetto”.
Spalletti, tra l’altro, si sedette sulla panchina della Nazionale pochi tempo dopo aver lasciato il Napoli. ADL dichiara: “Tra avvocati e consulti venne anche il dubbio che Gravina l’avesse già contattato, ma i dubbi son dubbi senza prove”.
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La notizia del giorno è che ancora non è stato chiamato dal c.t. Didier Deschamps e potrebbe entrare nell’orbita azzurra di Luciano Spalletti.