Naufraga il progetto Thiago Motta. Le ragioni del fallimento

È giunto arrivato il momento dell’addio per Thiago Motta, il quale si sarebbe giocato la sua panchina nella prossima gara dei bianconeri contro il Genoa. Ma l’esonero è arrivato addirittura prima, ed è stato designato come nuovo allenatore l’ex bianconero Igor Tudor. Alle 17 circa la Juventus ha ufficializzato la decisione che già nella giornata di ieri era maturata.
Ma quali le principali responsabilità di Motta?  Sicuramente paga una discontinuità nel gestire la squadra a livello tattico. Il tutto ruotando vorticosamente uomini senza riuscire a dare certezze ad una squadra che, arrivati a fine marzo, non ha punti fermi praticamente in nessun reparto.  Inoltre, qualcosa si è rotto anche a livello di spogliatoio, dove il tecnico non è risucito a creare quell’armonia necessaria nel rapporto coi giocatori.  Come da esempio, si veda l’addio anticipato di Danilo e la bocciatura continua di Vlahovic, a cui è stato preferito spesso il nuovo acquisto Kolo Muani.
Ma a pesare di più sono ovviamente i risultati sportivi. Una serie infinita di pareggi in campionato e l’eliminazione da Champions League e Coppa Italia, nonchè le ultime due sconfitte contro Atalanta (per 4-0) e contro Fiorentina (o-3) hanno fatto riflettere la dirigenza bianconera, che si aspettava molto di più dalla squadra nell’affrontare partite decisive come queste.  Infine, altra conseguenza dell’esonero di Thiago è il mercato mal gestito, in corresponsabilità con Giuntili. Gli uomini chiesti da Motta non si sono rivelati all’altezza, Koopmeiners non ha reso come avrebbe dovuto anche se è stato continuamente schierato dal 1′. Certo, le colpe non sono da ricercarsi solo in capo all’allenatore, ma sono anche della squadra e del club. A pagare è giusto sia però in primis il tecnico, con un esonero tanto aspettato quanto giusto.