Il grande ex rossonero Leonardo fotografa la realtà del Milan, che ha perso la sua identità da quando ha mandato via l’ex dirigente Paolo Maldini: “Il milanismo c’era e si chiamava Paolo Maldini, credo abbiano capito di aver sbagliato a mandarlo via. Senza di lui il Milan è senz’anima.!” Lo stadio San Siro crea tensione, ma tocca ai dirigenti togliere quest’ansia: “Giocare a San Siro ti crea ansia, è una sollecitazione non facile da reggere. Ma da allenatore o dirigente tocca a me capire come il calciatore possa liberarsene. E comunque la pressione non c’è solo a San Siro, ma da tutte le parti. Ci sono addirittura giocatori che preferiscono partire dalla panchina per essere più tranquilli”. Leonardo sull’esperienza al Milan da giocatore: ” Ho cominciato col Milan in un momento particolare: Kakà era stato venduto, Maldini aveva smesso. Insomma, parecchie novità. Iniziai l’annata senza vincere per 5-6 partite. Tutti mi invitavano a non condividere con i calciatori scelte o sistemi di gioco e io invece andavo in palestra e dicevo: ‘Giochiamo in modo spericolato e rischiamo’.” Leonardo sull’esperienza da allenatore del Milan; “Lo dico da papà a papà, non è facile dare consigli giusti per far crescere bene un giovanissimo calciatore del 2012 o del 2014, perché ogni bambino è fatto in un determinato modo. C’è chi ha bisogno di una spinta o un incoraggiamento in più, altri invece di una affettuosa “sgridata”, ma di base l’obiettivo di tutti è giocare. “