Milan, Fonseca il capro espiatorio . Il tecnico già a rischio?

L’ira social del tifo rossonero non si placa e indica un solo colpevole per il pareggio con il Torino e la sconfitta di Parma: Paulo Fonseca. Tutti si aspettavano un allenatore top, l’arrivo del portoghese non ha entusiasmato. Sognavano Antonio Conte, Jurgen Klopp, Massimiliano Allegri, Maurizio Sarri, Tomas Tuchel per fare qualche nome. Invece, dal casting della società è uscito il nome dell’ex Lille e Roma. Non solo, lo spagnolo Julen Lopetegui era a un passo, ingaggio saltato per l’insurrezione popolare della tifoseria. E’ un dato di fatto che dalla scelta dell’allenatore si misurano le ambizioni di un club. Non è chiaro perché la dirigenza abbia scelto il profilo di un tecnico con una carriera normale, quasi di basso profilo. Dopo Stefano Pioli serviva un salto di qualità in panchina. Ma attenzione: non tutte le colpe del pessimo avvio stagionale sono di Paulo Fonseca e del suo staff. Bisogna guardare tutto il contesto, a cominciare dalla dispendiosa tournée americana che ha tolto energie e illuso per i successi contro squadre top (Real Madrid, Barcellona, Manchester City ndr), ma rimaneggiate. Fra l’altro i giocatori che hanno partecipato a Euro 2024 sono arrivati dopo e sono in carenza di condizione atletica, altro fattore da non sottovalutare. Il Milan ha affrontato Torino e Parma, squadre che hanno impostato la preparazione atletica per una partenza sprint e destinate a calare. In tutto questo, le colpe di una classe dirigenziale poco esperta e anche poco convinta delle proprie scelte. Fa specie vedere un allenatore che dichiara il mercato in entrata chiuso, smentito da Zlatan Ibrahimovic: una delegittimazione anche agli occhi della squadra. Infatti, dopo quella dichiarazione hanno lasciato Milanello Yacine Adli e Pierre Kalulu. Sono arrivati Youssouf Fofana (e qui va bene, lo voleva il mister) e Silvano Vos (per il Milan Futuro ma con un piede in prima squadra). E “rischia” l’addio Alexis Saelemaekers, il belga era diventato un pupillo del nuovo condottiero e potrebbe rientrare in uno scambio con la Roma per Tammy Abraham. Infine, Ismael Bennacer potrebbe lasciare per l’Arabia Saudita. In questa situazione, visto tutto il contesto siamo sicuri che la colpa sia solo ed esclusivamente dell’allenatore? La cosa che spaventa è che una sconfitta con la Lazio segnerebbe il destino del tecnico, dopo sole tre giornate. Significherebbe dover ripartire da zero, con una stagione già inclinata verso la negatività.