Pioli al bivio: Fiorentina e Dortmund crocevia per l’addio?
Con la fine degli impegni delle nazionali ripartirà il carrozzone dei campionati e delle coppe europee. Molta curiosità desta il ritorno di Walter Mazzarri a Napoli, ma l’attenzione è tutta su Stefano Pioli. Il tecnico emiliano ha perso l’appoggio di buona parte della tifoseria e la società riflette sul suo futuro. Non è un mistero che l’a.d. Giorgio Furlani stia facendo casting: il nome di Antonio Conte è il primo della lista. Non sarà facile perché l’allenatore leccese è concupito anche da Roma e Napoli, mentre la Juventus andrà avanti con Max Allegri, in odore di rinnovo fino al 30/06/2027. Colloqui informali anche con Roberto De Zerbi e Roberto Donadoni. Questi ultimi due sono monitorati in quanto hanno Dna rossonero, Joseph Cardinale ha capito il grave errore fatto con l’addio a Paolo Maldini. Anche per questo motivo l’attuale allenatore Stefano Pioli ha perso punti, l’ex direttore dell’area tecnica aveva deciso di sostituirlo. E la scelta di Andrea Pirlo non era campata per aria, si tratta di un allenatore di indubbio valore. Gli ultimi trofei della Juventus portano la firma del Maestro. A Milanello intanto si lavora duro in vista del doppio impegno con Fiorentina (campionato) e Borussia Dortmund (Champions League). Snodi decisivi, fallire entrambi gli appuntamenti significa mettere una pietra tombale sul ciclo dell’attuale tecnico. Che magari resterà in sella fino a giugno, ma con il destino segnato. Non è escluso nemmeno che in caso di una doppia sconfitta possa decidere di dimettersi. Ha capito da solo che è un uomo solo al comando. Prevarrà l’orgoglio o la voglia di onestà intellettuale? Saranno i risultati a dirlo. Inevitabile il ricorso al turn over e magari a un pò di coraggio nelle scelte. Stando a quanto filtra, il focus è soprattutto sulla sfida europea. Per la sfida di sabato contro la Viola saranno assenti Olivier Giroud (squalificato per due turni) e Rafael Leao (infortunato). Quale migliore occasione per far vedere la mano dell’allenatore? La scelta è fra Luka Jovic e Noah Okafor al centro dell’attacco. Provocazione: portare in panchina il 15enne Francesco Camarda e in caso di necessità lanciarlo? Il talento non ha età, Stefano Pioli prenda esempio da Lamine Yamal (Barcellona) e i suoi fratellini lanciati da Xavi. Stesso discorso in difesa: perché non puntare sui baby Jan-Carlo Simic e Clinton Nsiala-Makengo per dare respiro a Malick Thiaw e Fikayo Tomori (che fra l’altro ha problemi a una caviglia). Anche a centrocampo merita altre chance Yacine Adli: con il suo ingresso in squadra il Milan aveva preso un trend positivo. Con il ritorno di Rade Krunic il gioco ha perso fluidità. Imperano sui social i Pioliout e i Krunicout. Più facile preparare la sfida casalinga con il Borussia, grazie al rientro del centravanti francese. Che a 37 anni suonati sta reggendo la baracca rossonera praticamente da solo. Insomma, potremmo assistere al rilancio delle quotazioni di Stefano Pioli o alla fine di un ciclo comunque importante. Qualche giorno e sapremo.