Enzo Le Fée non è stato mai impiegato da Ranieri ed è tutt’ora un oggetto misterioso. Un investimento flop, prelevato dal Rennes per 23 milioni nonostante una stagione non eccezionale, finora si è visto pochissimo. Un infortunio al ginocchio lo ha messo k.o. nel mese di settembre, ma al rientro in gruppo non è che abbia visto molto il campo: sotto la gestione Juric ha disputato una sola partita per intero (quella contro il Torino), per un totale di appena 365′ tra campionato ed Europa League con la maglia della Roma. Inoltre, zero minuti giocati con Ranieri. Per la Roma un investimento decisamente flop fino a questo punto: considerando che sono stati necessari 23 milioni per acquistarlo, Le Fée è costato 65mila euro per ogni minuto dei 365 fin qui disputati. Chi deve ancora oliare i meccanismi è anche Matias Soulé, arrivato per oltre 25 milioni dalla Juventus ma rimasto un punto interrogativo sia sotto l’aspetto tecnico che tattico. Solo otto presenze dal primo minuto sulle quattordici totali per l’argentino, con un goal realizzato a Verona e peraltro inutile per conquistare punti in classifica L’esborso maggiore dell’estate per la Roma è relativo all’acquisto di Artem Dovbyk che, dopo un avvio complicato, sembrava aver preso le misure a una realtà del tutto nuova per lui qual è il calcio italiano. Invece l’ucraino è ripiombato nelle difficoltà iniziali: il goal manca dal 3 novembre e nell’ultima sfida contro l’Atalanta è apparso ‘legnoso’ e macchinoso negli ultimi metri, tutt’altro che letale come invece accadeva ai tempi del Girona e della conquista del titolo di ‘Pichichi’ in Liga.