SFIDA TRA UNITED E PSG PER HOJLUND
Come riportato dalla “Gazetta dello Sport”, è battaglia per Hojlund tra United e PSG. Serve che uno dei due club affondi con un’offerta davvero convincente per l’Atalanta. Ovvero molto vicina ai 70 milioni di euro. Lo United avrebbe presentato un’offerta verbale non ufficiale da 50 milioni più 10 di bonus per il calciatore, una volta verificato che nessuna delle possibile contropartite tecniche (da Van de Beek a Fred, passando per Elanga, Greenwood e l’ex Amad Diallo) può interessare all’Atalanta. E poi c’è il PSG, che al momento ha manifestato un interesse meno caldo rispetto al Manchester United, ma – così scriveva ieri l’Equipe – avrebbe comunque fatto una sua offerta iniziale, intorno ai 50 milioni di euro. In realtà con l’Atalanta ci sono stati contatti più interlocutori rispetto ad una proposta ufficiale: sondaggi, manifestazioni di interesse da consolidare. Il giocatore piace, ma c’è anche la vicenda Mbappé a non consentire al club parigino, al momento, mosse definitive. La certezza è che il Psg considera fuori dal suo attuale progetto il 21enne Hugo Etikité, attaccante già in passato nei radar della Dea. In teoria, inserendo il francese, il Psg potrebbe imbastire con l’Atalanta una trattativa più articolata. Ma non per questo per forza più agevole: perché il giocatore è stato appena riscattato dal Reims per una cifra che, compresi anche i 5-6 milioni pagati per il prestito relativo alla scorsa stagione, si avvicina ai 40 milioni; e perché lo stipendio garantito dal Psg all’attaccante è di oltre 4 milioni di euro lordi all’anno, dunque lontano dai tetti previsti per gli ingaggi dei nerazzurri. Vista e considerata la situazione, il Manchester United resta in pole position per Hojlund: il suo interesse è esplicito, solitamente non è un club che si lascia scappare giocatori che diventano obiettivi dichiarati ed è tutt’altro che impossibile che alla fine le volontà dei due club finiscano per coincidere. A quel punto l’Atalanta si dedicherà a cercare non un sostituto di Hojlund, perché lo ha già trovato con Touré, ma un attaccante con caratteristiche diverse, più da esterno offensivo, che possa completare l’attacco del Gasp.
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