Ancelotti, frecciata a Leao: “Da picchiare!”
Ennesimo appuntamento con la storia per Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, che a se la vedrà a Wembley nella finale di Champions League contro il Borussia Dortmund. I Blancos sono a caccia della 15esima vittoria nella massima competizione europea, il 64enne tecnico emiliano insegue il quinto trionfo da allenatore: entrambi detengono già il record quanto a successi.
Carletto prepara la partita con la sua abituale serenità, annuncia che finirà la carriera al Real ma non dimentica il suo vecchio Milan. Non manca una stilettata a Rafael Leao, in una intervista concessa al quotidiano “La Repubblica”: “Leao croce e delizia? Da picchiare, a volte. Se fosse con me, lo picchierei tutti i giorni.”
Il pensiero su cosa manca nel calcio italiano: “Quello che manca, per me, è negli stadi. E nell’ambiente. Insomma, c’è abbastanza da svecchiare. Non vedo fuoriclasse, a parte Donnarumma in porta. Sto parlando di una generazione simile a quella di Pirlo, Totti, Del Piero. Serve ancora un po’ di tempo”. Il problema del calcio moderno? Si gioca troppo: “Siccome non si giocava abbastanza, nel 2025 hanno deciso di aggiungere un po’ di partite (il nuovo Mondiale per Club, ndr)”.
Infine, Ancelotti dà un indizio chiaro sul proprio futuro: “Fino a quando allenerò? Fino a quando rimarrò al Real”.
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